Un appello forte, appassionato e carico di urgenza quello lanciato da Carola Flauto, docente, scrittrice, saggista, per lunghi anni impegnata nella cooperazione internazionale anche attraverso progetti in Palestina. Si rivolge al sindaco Corrado Cuccurullo, alla giunta e all’intero consiglio comunale di Torre Annunziata. L'obiettivo è chiaro: chiedere al governo Meloni il riconoscimento dello Stato Palestinese e mobilitare la città contro il genocidio in corso nei territori palestinesi.
“Invito il sindaco, tutta la giunta e il consiglio comunale a indire una giornata di protesta indignata – afferma Flauto – per fermare il genocidio in Palestina”.
“Chiudere i negozi, fermare i lidi e marciare insieme”
Flauto propone un gesto simbolico e concreto: una mobilitazione cittadina senza precedenti, con la chiusura per un giorno di tutte le attività commerciali e dei lidi, e una marcia collettiva che unisca cittadini e istituzioni nella richiesta di pace e giustizia.
“Fermare per un solo giorno la vita comoda della nostra società opulenta – aggiunge – può essere uno stimolo a svegliare le coscienze. Torre Annunziata può fare la differenza”.
“Sindaco portavoce presso Roma e i comuni vesuviani”
L’appello si estende oltre i confini cittadini: Flauto chiede al sindaco di farsi portavoce presso il governo nazionale e di costruire un fronte comune con gli altri sindaci vesuviani, sulla scia di altri primi cittadini italiani che hanno già dichiarato simbolicamente il riconoscimento dello Stato Palestinese.
Una proposta articolata: tavolo permanente, aiuti umanitari e cultura
Nel suo appello, Carola Flauto propone anche l’istituzione di un tavolo permanente di discussione, con esperti e studiosi, per affrontare la questione israelo-palestinese “fuori dagli stereotipi”, oltre all’organizzazione di aiuti umanitari in collaborazione con associazioni internazionali.
Tra le proposte, anche un gesto simbolico di apertura culturale: invitare Marisa Laurito, artista e direttrice artistica del nascente Premio Oplonti, già impegnata pubblicamente per la causa palestinese, a inaugurare la rassegna culturale torrese con un messaggio di pace.
“Torre Annunziata può riconoscersi negli occhi dei bambini palestinesi”
Il messaggio finale dell’appello è rivolto direttamente al cuore dei cittadini:
“Sono certa che il popolo torrese saprà unirsi in massa, perché ha la sensibilità di riconoscersi negli occhi spenti dei bambini e nella sofferenza di chi sta morendo di inedia.
Non si può più stare a guardare senza dare un segnale vero. Come diceva Madre Teresa di Calcutta, anche una goccia fa il mare”.