A cura della Redazione

Nella Casa Comunale di via Schiti, si è tenuta una riunione che ha avuto come tema la possibile adesione del Porto di Torre Annunziata all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale. Presenti, oltre a Francesco Colletto, Presidente della Commissione Urbanistica, i componenti Ciro Alfieri, Maria Longobardi, Germaine Popolo e Francesco Nella, e una delegazione dell’Associazione professionale composta dagli ingegneri, Cesare Damiano (Presidente), Michele Di Lorenzo (Presidente emerito) e Francesco Celone (Vice Presidente), per discutere sul possibile futuro del Porto di Torre Annunziata, che da sempre nella vision dell’Associazione Ingegneri di Torre Annunziata (A.I.T.A) è nel turismo, piuttosto che nel traffico merci.

La delegazione A.I.T.A., alla fine dell’approfondito e cordiale incontro, ha espressamente richiesto alla Commissione di invitare per il prossimo Consiglio Comunale, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale avv. Andrea Annunziata, affinché ci possano essere i necessari approfondimenti, tesi ad innescare le enormi potenzialità dello scalo in chiave turistica, purtroppo da sempre silenziate e mortificate. Ha, altresì, auspicato che tutte le progettualità seguenti l’eventuale adesione all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale, siano indirizzate nella stessa direzione, sempre con finalità turistica, ed in sintonia con il nuovo PUC in fase di approvazione.

Gli scenari post‐pandemia fanno prevedere un notevole incremento del traffico turistico, che andrà smistato fra tutti gli scali portuali. Lo scalo marittimo di Torre Annunziata potrebbe proporsi come un vero e proprio hub turistico per "mettere a sistema" tutti gli attrattori del territorio, a cominciare dai bacini archeologici di Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia, a cui si aggiungono le mete della Penisola Sorrentina e le Isole del Golfo. Le opportunità che si profilano, anche in considerazione delle ingenti risorse finanziarie rese disponibili dal PNRR, potrebbero essere l’innesco di altre iniziative di sviluppo per rilanciare l’economia del territorio