A cura della Redazione

Ingenti quantitativi di disinfettante ed alcool denaturato di origine estera introdotti in Italia per la produzione di bevande alcoliche.

L’articolata attività di indagine degli ispettori dell’Unità Investigativa Centrale dell’ ICQRF e dei militari del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, condotta durante l’operazione “Bad Drink”,  ha portato al sequestro, in Campania e in Puglia, di ingenti quantitativi di liquidi per la disinfezione, illecitamente utilizzati per la preparazione di bevande alcoliche.

L’attività illegale ha permesso di evadere il pagamento delle accise in quanto il prodotto disinfettante, alcol denaturato destinato all’uso industriale e alla sanificazione, non è soggetto al pagamento dell’imposta all’atto dell’introduzione in Italia; i liquidi disinfettanti venivano invece utilizzati per la produzione di bevande alcoliche.

Le perquisizioni svolte hanno consentito di ricostruire in maniera ancora più dettagliata le attività realizzate dal sodalizio criminale, che è risultato essere operativo anche nel settore della contraffazione dei sigilli di stato e di generi alimentari di prima necessità.

In particolare, le forze di polizia giudiziaria impegnate nell’operazione hanno sottoposto a sequestro circa 2.800 litri di alcool, un ingente quantitativo di confezioni di champagne e vini, oltre 9mila bottiglie di liquori e 900 bottiglie di olio extra vergine di oliva.

Perquisite inoltre tipografie e depositi commerciali, consentendo di rinvenire e sottoporre a sequestro 300mila contrassegni di Stato contraffatti, oltre a numerosi clichè per la stampa di false etichette che sarebbero state apposte ai prodotti di provenienza illecita.

Da ultimo, nei confronti degli indagati, si è proceduto al sequestro di somme di denaro e di numerosi assegni, verosimili proventi dell’attività illegale posta in essere.