Nella vita ultracentenaria dello Spolettificio di Torre Annunziata mai un cambio al vertice ha provocato una reazione così sentita da parte delle maestranze lavorative.

L’attuale direttore, il tenente colonnello Berardo Sabbatino, da anni al comando dello stabilimento militare torrese, è stato trasferito al “Pirotecnico” di Capua. Un normale avvicendamento nell’ambito dell’Agenzia Industria Difesa, ma questa volta c’è stata la dura presa di posizione da parte dei lavoratori preoccupati del futuro dell’Ente, dopo che il Direttore Sabbatino aveva risollevato le sue sorti attraverso “la realizzazione di progetti produttivi di notevoli spessore”.

Nel documento firmato dalla organizzazioni sindacali, e trasmesso al Direttore generale dell’AID on. Nicola La Torre, si fa un elenco di tali progetti, a partire dalla produzione di mascherine chirurgiche FFP2 con l’assunzione, seppur a tempo determinato, di 50 ragazzi e ragazze; alla dematerializzazione degli archivi della Difesa; alle attività di controprestazione attiva e passiva nascenti da convenzioni con il Ministero della Difesa; alla rottamazione delle armi provenienti da attività di sequestro; e per finire, alla ricerca continua di ulteriori opportunità lavorative per l’Ente.

Secondo i sindacati “tali attività rappresentano la dimostrazione evidente delle capacità manageriali dell’attuale Direttore Sabbatino di risollevare le sorti di uno Stabilimento che alla sua venuta a Torre Annunziata era oggettivamente moribondo”.

Da qui l’invito al Diretto dell’Agenzia La Torre: “Non riusciamo a comprendere il perché di tale provvedimento – si legge nel documento - e siamo seriamente preoccupati per il nostro futuro lavorativo, in particolare per i giovani che credono in questi progetti. Intendiamo dirlo con forza e convinzione, utilizzando una metafora calcistica squadra che vince non si cambia e noi ci opponiamo nettamente a questo cambiamento. Pertanto La invitiamo a riconsiderare questo provvedimento che per tutte le Organizzazioni Sindacali, la R.S.U. e i lavoratori rappresenterebbe una complicazione enorme per il futuro produttivo dello Stabilimento”.

Da ex dipendente dello Spolettificio, ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare le capacità del colonnello Sabbatino. Non solo dal punto di vista professionale e manageriale ma anche da quello umano, con un suo impegno personale nella vita dell’azienda, basato sul desiderio di essere parte del gruppo. E’ quello che comunemente viene chiamato coinvolgimento emotivo, uno delle peculiarità che caratterizzano un manager di successo. Capisco, pertanto, le motivazioni che hanno spinto i rappresentanti sindacali a scrivere all’on. La Torre per cercare di farlo recedere dalla decisione assunta. Ci riusciranno? Speriamo di sì…

(Nella foto, l'on. La Torre e il ten. col. Sabbatino)