A cura di Anna Casale

Grande euforia e pubblico acclamante per le due stelle oplontine dello sport.

Irma Testa, atleta delle Fiamme Oro, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 per il pugilato femminile nella categoria 54-57 kg, e Ciro Immobile, campione d'Europa con la Nazionale Italiana di calcio, premiati dal Comune che ha dato loro i natali.

Presentatori della serata Cinzia Profita e Dino Piacenti. Prima di entrare nel vivo della cerimonia di premiazione, sul palco il tenore Marco Riccio ha cantato l'inno di Mameli. Ha fatto seguito un'esibizione  di due giovanissime danzatrici della scuola “Lady Carol”.

Il sindaco Vincenzo Ascione ha ringraziato i due sportivi e chi in questo territorio si prodiga da anni, come Lucio Zurlo della “Box Vesuviana” per l'azione meritoria volta al recupero di giovani torresi.

“Grazie a Ciro e a Irma che hanno riempito di gioia i nostri cuori. La loro è la testimonianza di due giovani che attraverso l’impegno ed i sacrifici hanno conquistato il mondo. Siamo fieri ed orgogliosi di avervi come nostri concittadini.” Queste le parole del sindaco Ascione a nome di tutta la città oplontina per i due campioni.

È deguita la proiezione video riassuntivi della carriera dei due campioni dello sport mondiale prima della loro apparizione trionfale sul palco.

Irma Testa: “Raggiungere e vincere una medaglia alle Olimpiadi è il sogno di ogni atleta ed inizialmente ti lascia incredula. E’ bellissimo essere qua nella mia mia città a festeggiare. Tutti mi hanno dimostrato un affetto incredibile, prima di combattere sapevo che avevo tutta la mia città con me. E’ un grande orgoglio per me, io posso ripagarvi solo vincendo e portando altre medaglie a Torre Annunziata".

Ciro Immobile: “Quella della vittoria è un’emozione così grande che ci sono voluti dei giorni per metterla a fuoco. Io sono made in Torre Annunziata al cento per cento. Ritorno volentieri qui al di là della mia famiglia che mi segue ovunque io vada".

Tanti i videomessaggi pervenuti. Da grandi personaggi del cinema, come Salvatore Esposito, interprete di Gomorra nel ruolo di Genny Savastano, e Marco D’Amore, l’Immortale Ciro  Di Marzio anch’egli attore di Gomorra, a quelli dello sport come Patrizio Oliva.

Oliva, ex campione di pugilato: “I miei complimenti a due grandi dello sport italiano che lo hanno reso immenso nel mondo. A Ciro Immobile volevo dire grazie per ciò che ha fatto agli Europei di calcio, per le emozioni ed i gol realizzati. Ma tu sei di Torre Annunziata quando vieni a giocare nel Napoli? Ad Irma Testa voglio dire – continua Oliva – sei stata immensa, la tua medaglia ha un valore straordinaria, sai bene che a Tokyo la box femminile è alla sua terza edizione quindi non c’è storia dietro. Il tuo bronzo è straordinario per il percorso olimpico che hai fatto. Brava. E poi voglio dirti un’altra cosa: me fatt’ scetà alle sei di mattina pe te vedè però ne è valsa la pena”.

Il sindaco Ascione ha premiato le due stelle con una targa commemorativa al loro talento e un attestato di civica Benemerenza: "Le due 'Stelle' torresi simbolo dello sport come identità di una città nel Mondo. Oltre l'impegno, l'abnegazione ed il sacrificio anche le origini identitarie danno la forza per raggiungere traguardi sempre più alti, ed è questo ciò che auguriamo a Ciro ed a Irma ma anche a tutti i giovani ragazzi che si affacciano al futuro".

Alla cerimonia presenti i sindaci ed i rappresentanti dei comuni limitrofi: il sindaco di Trecase, Raffaele De Luca, il vicesindaco di Ercolano, Luigi Luciani, il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo e il sindaco di Terzigno Francesco Ranieri,  a cui sono state consegnate le bandiere della candidatura dei comuni vesuviani all’ “European Community Sport 2020”.

La protesta dei tifosi del Savoia

Prima che incominciasse la cerimonia di premiazione di Irma Testa e Ciro Immobile, un nutrito gruppo di tifosi del Savoia ha dato luogo ad una protesta civile fuori dalla sede comunale di via Provinciale Schiti. I

In un comunicato i tifosi hanno espresso tutta la loro rabbia: "Potevamo tacere, potevamo scegliere la strada più semplice, potevamo salire anche noi sul carro e festeggiare con voi, con la vostra stessa ipocrisia. Potevamo, certo, ma abbiamo scelto di non farlo. Oggi Torre Annunziata omaggia due suoi figli, due scugnizzi che hanno portato alto nel mondo il nome della nostra città rendendoci fieri, ancora una volta, di essere torresi. Omaggia le loro sofferenze, i loro sacrifici, le tante gioie e i tanti dolori. Oggi omaggiamo i nostri campioni. Ma quello che ci fa male in questa giornata è che a farlo non è il popolo", Poi un duro attacco contro l'Amministrazione comunale: "L'ennesimo vostro fallimento risiede nel triste epilogo della nostra amata squadra del cuore, il Savoia".