A cura della Redazione

Il 22 agosto di due anni fa ci lasciava improvvisamente Roberto Azzurro, 59 anni, avvocato molto conosciuto a Torre Annunziata per le sue qualità professionali ed umane.

La sua scomparsa suscitò molta commozione in città non solo tra chi lo aveva conosciuto ma anche tra i tanti che ne avevano sentito solo parlare.

Roberto per dieci anni, dal 1995 al 2005, è stato impegnato in politica prima come consigliere comunale e poi come assessore. Erano gli anni post commissariamento del Comune per infiltrazioni camorristiche e lui non volle far mancare il suo contributo, insieme a tanti altri giovani di belle speranze di allora, per risollevare una città distrutta nel tessuto sociale ed economico.

Roberto era anche un appassionato di calcio. Il Savoia e il Napoli le sue passioni. Nell’editoriale pubblicato nel giorno della sua morte il nostro direttore Giuseppe Chervino scrisse: “Roberto viveva intensamente le sue passioni e lo sport occupava sicuramente un posto sul podio della sua vita. Il gruppo WhatsApp “Passione Napoli”, da lui creato, rappresenta un’idea relativamente goliardica per coinvolgere i suoi amici più intimi a sdrammatizzare su un argomento diventato fin troppo serio come il calcio. Lui amava questo sport. Ma nella vera accezione del termine. E lo ha dimostrato nei fatti andando a ricoprire gratuitamente la carica di Direttore Generale del Savoia nel 2007, in uno dei tanti momenti di difficoltà dell’ultracentenaria storia della prima squadra di calcio cittadina, mettendo a disposizione tutta la sua esperienza e professionalità”.

Ma noi vogliamo ricordare Roberto con le parole di don Antonio Carbone che, durante l’omelia della celebrazione del suo funerale nella chiesa della SS. Trinità, nel sottolineare l’estrazione salesiana di Roberto disse: «Era una persona perbene nell’accezione più nobile del termine, ossia onesto, rispettoso, onorato. Ma è stato anche un uomo incisivo, determinato nella difesa dei valori professionali, sociali e morali».