A cura della Redazione

Ultimo appuntamento del 2021 con le dirette Facebook del venerdì del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. 

"La speranza - ha detto De Luca augurando buon anno ai cittadini campani - è che il 2022 sia meno pesante. Oggi  registriamo 14.587 positivi al coronavirus, di cui 12.100 asintomatici.  Per la prima volta, ieri, abbiamo superato la soglia del 15% di ospedalizzazioni nei reparti ordinari, mentre per le terapie intensive siamo oggi all'8,73 di occupazione, quindi al di sotto del parametro nazionale fissato al 10%, ma per la soglia di ricoveri ordinari siamo di un punto al di sopra del 15%. Abbiamo fatto l'impossibile - ha proseguito il presidente - e registriamo un risultato di cui essere orgogliosi. La Campania resterà ancora in zona bianca senza chiudere gli ospedali e grazie ad alcune decisioni prese in anticipo, mentre altre regioni (Lazio, Lombardia e Sicilia, ndr) passeranno in giallo".

De Luca invita a rimanere prudenti, "per evitare di chiudere le attività commerciali e soprattutto gli ospedali. Un anno fa di fatto abbiamo chiuso i reparti di emergenza dei nosocomi per far posto ai ricoveri per Covid. Andremo avanti fino a quando reggere. C 'è però un problema in più: la variante Omicron del coronavirus, tuttavia meno pericoloso, è più contagiosa e ciò si aggiunge il fatto il personale sanitario viene a ridursi perché ammalatosi costretto in quarantena per con positivi. di essere una regione d'eccellenza".

De Luca sviscera ancora alcuni dati: "La fascia d'età  più contagiata è quella compresa tra 0 e 16 anni.  Perciò i genitori a vaccinare i propri figli. Nell'arco di qualche settimana la variante Omicron diventerà predominante. Per gennaio le previsioni sono di 6mila ospedalizzazioni per cittadini non vaccinati, altre 6mila interesseranno persone vaccinate, anche se con effetti meno gravi. Ciò significa che metà dei posti letto negli ospedali italiani saranno occupati dai no vax".

Proprio sui no vax De Luca è categorico: "Il Governo avrebbe dovuto prendere misure drastiche al riguardo e non lo ha fatto. Le ultime decisioni adottate sono in larga parte inutili, continuiamo a perdere tempo. Non si decide l'obbligo di vaccinazione, non si decidono misure di contenimento. Solo mezze misure. Sui tamponi non mi esprimo, siamo a livelli indescrivibili. I decreti di questo Governo hanno inaugurato un nuovo genere letterario, quello delle "babbarie" - espressione tipica dell'Agro Nocerino-Sarnese per indicare delle cose che sono un po' più deboli delle bestialità ma un po' più gravi delle sciocchezze. In particolare, l'ultimo decreto contiene cose inutili, ingestibili, incomprensibili che servono solo a salvarsi la coscienza. Il messaggio che ancora una volta si dà agli italiani è: arrangiatevi! Questo Governo non ha la forza politica per prendere decisioni serie. La Lega è contraria a misure chiare e di contrasto al Covid. Anche i 5 Stelle si sono espressi contro l'obbligo di vaccinazione per alcune categorie di lavoratori. In Italia dobbiamo sempre aspettare che esploda il contagio anziché agire preventivamente".

"Se perdiamo il senso di responsabilità - ha continuato De Luca -, per metà gennaio saremo davvero in difficoltà. Se ci saranno veglioni di Capodanno, feste, tra 15 giorni ne pagheremo le conseguenze. Faccio appello alla prudenza. Festeggiamo il nuovo anno in modo tranquillo, non dimentichiamo la situazione in cui ci troviamo. Se arriveremo a 200mila contagi al giorno, gli ospedali si ingolferanno e saremo costretti a chiuderli per riconvertirli in Covid center. Mi auguro che non ci siano impazzimenti in questa fine settimana. Vacciniamoci tutti, soprattutto vacciniamo i bambini. Usiamo le mascherine. Evitiamo assembramenti e ragioniamo seriamente sulla riapertura dell'anno scolastico. Al riguardo, serve un ragionamento serio e pacato. Se la maggior parte dei contagi riguarda la fascia di età fino a 16 anni - ha spiegato - bisognerà valutare attentamente la situazione. Sembra, per me, ragionevole utilizzare il mese di gennaio per vaccinare quanti più bambini possibili, per riaprire con  maggiore sicurezza le scuole a fine gennaio  e non il 10 gennaio, come previsto".

De Luca lancia infine un appello ai più giovani: "Siate responsabili ma non deprimetevi. Sono tempi complicati, vero, dobbiamo fare i conti con questa realtà ma con un elemento di fiducia di fondo, magari con un po' di ironia. Arriveranno i farmaci , ci sono i vaccini".