A cura della Redazione

Irma Testa oggi pomeriggio a Verissimo intervistata da Silvia Toffanin.

La pugile di Torre Annunziata si presenta davanti alle telecamere di Canale 5 con pantalone e camicia di colore verde. E’ in forma smagliante e bella come non mai. Ha al collo la medaglia di bronzo conquistata alle Olimpiadi di Tokyo dell’anno scorso. Per nulla emozionata, risponde con semplicità e pacatezza alle domande della Toffanin, anche a quelle più insidiose.

“Cos’è per te il pugilato”, le chiede la conduttrice. “Per me ha un valore importante – risponde Irma - perché è il riscatto del mondo femminile, in quanto la boxe è stata sempre considerata uno sport solamente per uomini”.

La Toffanin poi manda in onda un filmato dal titolo “Irma Testa: le Olimpiadi del riscatto”, dove viene riassunta la vita sportiva della pugile napoletana, con un messaggio del maestro di pugilato Lucio Zurlo indirizzato alla sua allieva.

Si ritorna in studio e la conduttrice riprende le domande. “Tu vieni da una realtà difficile…”.

"La mia infanzia è stata bella – commenta l’atleta – perché ho sempre avuto l’amore della mia famiglia, nonostante facessimo enormi sacrifici per vivere. A volte non c’era neanche da mangiare ma ci venivano in aiuto i miei nonni e i miei zii”.

“C’erano pericoli intorno a te?”, le chiede la Toffanin. “Io ero ancora piccola e non percepivo il pericolo. Però col passare degli anni ho visto molti miei amici perdersi. Il pericolo l’ho conosciuto e per questo ho scelto questa strada. Nel mio percorso c’è stata una persona senza la quale non sarei dove sono adesso, il maestro Lucio Zurlo. Lui è il mio cuore. Mi ha fatto da padre, da maestro di vita e di sport. Lui riesce a vedere oltre. L’ho fatto arrabbiare tante volte, ma il suo esserci mi ha spinto ad essere quella che sono".

Poi parla dei suoi genitori: "Con mio padre ho avuto un rapporto difficilissimo. Prima non gli rispondevo neppure a telefono, ora sì. Da poco ho capito che la vita non è stata facile né per lui né per mia madre”.

A questo punto Silvia Toffanin fa una sorpresa a Irma, leggendo la lettera che la madre le ha scritto. “Cara figlia mia, sai quanto sia difficile per me scrivere. Sono passati 12 anni da quando sei andata via. Nella mia vita ho fatto tutto il possibile per te e per i tuoi fratelli. Papà non c’è mai stato. Ci sono stati momenti in cui credevo di non farcela, ma ho avuto sempre la forza di andare avanti. Ho sempre lavorato da mattina a sera inoltrata e per questo sono stata assente. Sono fiera di te, di quello che sei diventata con la tua immensa forza di volontà”.

Irma si commuove e spende belle parole per la mamma. “Quando sono tornata da Rio, delusa del mio rendimento all’Olimpiade, mia madre è stata sempre presente, forse perché immaginava che stavo per gettare tutto alle ortiche. Mi ha fatto da specchio, come se mi avesse voluto dire: “Vuoi diventare come me?”. Così ho capito che dovevo rimboccarmi le maniche e continuare la strada intrapresa”.

L'ultima domanda è sull'orientamento sessuale della campionessa.

“Avevo 15 anni quando ho detto a mia madre che provavo attrazione per le donne - risponde tranquilla Irma -. Sono stata fidanzata con una ragazza per 4 anni. Mia mamma è stata una roccia anche in quella circostanza. “Se tu sei felice – mi disse – sono felice anche io”.

“Tu sei felice ora?”, le chiede la Toffanin. “In questo momento felicissima”, risponde raggiante la campionessa.

Irma Testa, una grande donna di sport e di vita.