Il primo giorno di applicazione delle nuove regole sul Green Pass (dall'1 febbraio è obbligatorio, almeno quello base, per poter effettuare acquisiti anche presso i negozi) ha inficiato nuovamente l’economia delle attività commerciali. E’ quanto ha evidenziato Confesercenti Campania dopo uno screening con le migliaia di aziende iscritte.
«Gli effetti sono negativi – commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno –. Innanzitutto perché c’è stata una ulteriore contrazione degli incassi, già esigui e ridotti, nonostante la stagione dei saldi, anch’essa al di sotto delle attese. Ancora una volta gli imprenditori sono costretti a sopportare un peso che non dovrebbe competere loro, il controllo del Super Green Pass. Noi di Confesercenti - prosegue Schiavo - abbiamo inviato a tutte le nostre imprese una informativa dove vengono illustrate con precisione le attività per le quali è obbligatorio il Green Pass per accogliere i consumatori. Anche se il controllo va fatto a campione sui clienti, la perdita di tempo e il rallentamento dello shopping è evidente. Siamo per il rispetto delle regole, e non a caso abbiamo ribadito ai nostri iscritti e alle imprese associate di continuare a rispettare le prescrizioni anti-Covid, dal distanziamento sociale all’obbligo di mascherina e alla sanificazione. Tuttavia - prosegue Schiavo - il controllo dovrebbe spettare alle forze dell’ordine e non ai nostri esercenti».
La diminuzione degli incassi è stata evidente sin dalle prime ore e continua anche oggi. «La prima non è stata affatto una giornata di pienone e il trend prosegue anche oggi - avverte Schiavo -, non dimenticando che il 51% di persone sono ancora chiuse in casa a causa del Covid o per l’isolamento fiduciario e il 31% non vengono incoraggiate a spendere perché lavorano in smart working. E’ una grande fetta di potenziali consumatori che non fanno girare l’economia. Il 2022 è iniziato molto male, dal Governo attendiamo soluzioni meno penalizzanti per le attività commerciali e sostegni adeguati», ha concluso il numero di Confesercenti Campania.