Dopo il blitz delle Forze dell'ordine di stamattina alla sede del comune di Torre Annunziata, con perquisizione negli uffici istituzionali (sindaco e presidente del Consiglio) e nell'Ufficio tecnico, il Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud Torrese-boschese-stabiese ha fatto sentire la sua voce attraverso un comunicato, che qui di seguito pubblichiamo:
“Apprendiamo con preoccupazione quello che si configura come un probabile terremoto giudiziario che, per l'ennesima volta, sta colpendo in queste ore l’amministrazione comunale di Torre Annunziata. Gli investigatori della Procura Antimafia del Tribunale di Napoli con le perquisizioni di oggi stanno indagano su amministratori e tecnici.
Il Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud Torrese-boschese-stabiese già in passato aveva auspicato un gesto di responsabilità da parte degli attuali amministratori: le dimissioni. Alla luce degli ultimi eventi, crediamo che ora le dimissioni di questa classe politica siano un atto dovuto nei confronti della cittadinanza e delle stesse istituzioni per tutelarne la credibilità e la sacralità. Per il bene della città, occorre un atto di responsabilità".
Questa amministrazione era già stata colpita dagli arresti dell’ex vicesindaco e del responsabile dell’ufficio tecnico, ci sono state inchieste della magistratura su episodi di tangenti. E oggi questo quadro risulterebbe drammaticamente aggravato. A questo punto l'assemblea del Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare, già programmata per il lunedì 21 febbraio alle ore 17 presso il teatro Magma via Vesuvio 55 a Torre Annunziata, risulta più che mai urgente e necessaria".