A cura della Redazione

Un manifesto con accuse e minacce farneticanti nei confronti dei magistrati della Procura di Torre Annunziata, Comune sciolto di recente per camorra: è stato affisso davanti al Palazzo di Giustizia del popoloso centro della zona vesuviana. Il manifesto è stato rimosso e sequestrato dai carabinieri, che stanno indagando sull'episodio.

Sostegno ai magistrati, impegnati in diverse e delicate inchieste contro la criminalità organizzata, e non solo, è arrivato dalla politica. "Il Partito Democratico esprime piena solidarietà al Procuratore Nunzio Fragliasso e a tutta la Procura di Torre Annunziata. Quello che si è verificato è gravissimo", si legge in una nota di Marco Sarracino, segretario provinciale Pd di Napoli, e di Paolo Persico, commissario dei Dem a Torre Annunziata.

"Siamo dinanzi a un chiaro tentativo di sfida nei confronti dello Stato e di chi si impegna quotidianamente per combattere l'illegalità". "Occorre - proseguono - una mobilitazione collettiva di carattere politico e civico, parallela a forti atti istituzionali, affinchè si eriga e si consolidi un muro contro la camorra e il malaffare. A tal proposito, il Pd di Napoli ha deciso di convocare per lunedì 16 maggio, nella sede del Pd di Torre Annunziata, un'assemblea con tutti i segretari di circolo dei comuni che in questi anni sono stati sciolti per infiltrazione camorristica".

Secondo Catello Vitiello, deputato di Italia Viva, "l'episodio di intimidazione di cui sono stati fatti oggetto i vertici della Procura di Torre Annunziata è un fatto grave e pericoloso sul quale si deve aprire una profonda riflessione. Esprimo la mia personale solidarietà, da avvocato e da parlamentare, al procuratore Nunzio Fragliasso e ai sostituti, Emilio Prisco e Alessandra Riccio, che sono stati minacciati attraverso un manifesto dal contenuto pericoloso e grave affisso abusivamente davanti al Tribunale. Il rispetto per la legge impone anche e soprattutto il rispetto formale e sostanziale per le cariche che si occupano dell'amministrazione della Giustizia. Siamo convinti - conclude Vitiello - che l'indagine riuscirà ad accertare le responsabilità di queste minacce all'autorità giudiziaria oplontina".