Cosa sta accadendo alla Circumvesuviana, con corse tagliate quasi quotidianamente, treni in ritardo e una intera linea (quella Napoli-Scafati-Poggiomarino) che resterà non operativa fino al 31 agosto, con notevoli disagi per i pendolari dell'area vesuviana e scafatese?
L'interrogativo se lo è posto la stessa azienda di trasporto della Regione Campania che, in una nota, addebita i disservizi di8 questi giorni sostanzialmente a tre fattori concatenanti, da cui è scaturista la "paralisi": personale in ferie, aumenti dei contagi covid, proteste dei lavoratori.
"Cosa sta succedendo sulla Vesuviana? Una cosa semplice. I treni ci sono, vecchi o revampizzati, ma ci sono. Siamo addirittura al record storico degli ultimi 10 anni: 70 treni disponibili. Il problema in questo momento è il personale - spiega l'EAV -. Alle ferie (che d’estate provocano sempre qualche taglio) si sono aggiunti quest’anno un picco di covid ed una improvvisa protesta di alcuni macchinisti che rifiutano ogni prestazione di lavoro straordinario. In sostanza i tre fattori messi insieme (ferie, covid e protesta) ci hanno portato una riduzione delle ore lavorate disponibili che arriva quasi al 50 per cento".
Stando così le cose, l'azienda ha optato per massimizzare il servizio sulla tratta più richiesta e frequentata in questo periodo, ossia la Napoli-Sorrento, a scapito di quelle con meno "appeal", per così dire.
"Abbiamo un afflusso di passeggeri (soprattutto turisti) sulla linea per Sorrento enorme, con numeri superiori al pre-covid, che pongono anche problemi delicati di ordine pubblico: da qui la scelta di dover rafforzare questa linea e tagliare dolorosamente le corse sulle altre - spiega ancora l'EAV -. Capiamo le lamentele dei sindaci e dei pendolari. Siamo confidenti che possa prevalere la linea del dialogo con i lavoratori e si possano ripristinare in tempi brevi le corse soppresse".
"I problemi della Circumvesuviana - continua il comunicato - ovviamente non sono solo questi. Sono anche legati a treni vecchissimi e ad una infrastruttura da rifare. Su entrambi i punti vi sono gli interventi in atto. Interventi che dovevano essere realizzati almeno venti anni fa e che noi tra mille problemi cerchiamo di portare avanti e che realizzeremo ma ci vuole il tempo necessario".
Sul versante del rapporto con i dipendenti, l'EAV spiega che "il lavoro del personale viaggiante, lo sappiamo, è stressante e complicato, nessuno nega i problemi. Abbiamo anche aperto un tavolo con le Organizzazioni Sindacali per verificare possibili aumenti di retribuzione a fronte di un aumento di produttività. Il muro contro muro non serve, non vi sono interessi contrapposti. La situazione è difficile, l’azienda è di tutti, sosteniamola con spirito di squadra".
Ma proprio su questo fronte, giunge la polemica innescata dal sindacato Or.S.A. Autoferro-TPL Campania, da sempre uno dei più acerrimi "contestatori" della linea dirigenziale a capo dell'EAV. "Con una laconica comunicazione, un dirigente aziendale sancisce la volontà dell'EAV di non essere assolutamente interessata al trasporto pubblico - esordisce la nota del sindacato -. Viene ordinato che il personale in esubero, a causa della chiusura della tratta ferroviaria Napoli-Poggiomarino, sia posto in ferie obbligatoriamente (nella misura minima del 50%, ndr), piuttosto che essere utilizzato ad effettuare quelle corse che sono state soppresse, non certamente per mancanza di personale. Ora lo sappiamo e questa mail ne è la prova. Evidentemente le motivazioni sono ben altre!".
L'Or.S.A. chiede "a tutti i politici campani di intervenire perché questo scandalo finisca subito. Chiediamo alla Regione Campania - prosegue il sindacato - ed al presidente De Luca di fare chiarezza su quanto sta accadendo in EAV, neanche nei momenti più bui della storia della Circumvesuviana abbiamo visto uno scempio simile. Questa azienda ha superato i bombardamenti della seconda guerra mondiale, un'eruzione del Vesuvio, il terremoto del 1980, ma di questo passo - conclude la nota - non riuscirà a sopravvivere a questa dirigenza".