A cura della Redazione

Dopo una settimana dall’incidente, il Maestro Lucio Zurlo torna a casa e subito chiede dei suoi ragazzi della Boxe Vesuviana.

“In ospedale ha continuamente chiesto dei suoi ragazzi – afferma il figlio Biagio - ed io per tenerlo impegnato gli ho letto tutti i messaggi ricevuti, sia degli atleti lontani da Torre Annunziata perché in ritiro con la squadra azzurra, come Irma Testa e Michele Baldassi, o per motivi lavorativi, come Pietro Aurino, Lello Bergamasco e Salvatore Russo, che ha scritto dalla Germania. Inoltre hanno mandato messaggi di pronta guarigione Nespro, Pinto, Perna, Annunziata e Langella e lo stesso Maestro Ernesto Bergamasco, accorso in ospedale con i suoi pugili”.

Biagio racconta che non sono stati solo i suoi atleti a preoccuparsi delle condizioni del padre Lucio ma anche personaggi del mondo della boxe: da Patrizio Oliva a Clemente Russo, dal Presidente della FPI a tutti i Maestri d’Italia, fino all’intera comunità torrese.

Il Maestro è apparso alquanto provato. Indossa un gambaletto di gesso per una frattura al malleolo ed un collarino per la lesione ad una vertebra. Ha comunque rivolto un messaggio sia ai giovani: “Guidate sempre con prudenza per voi stessi, per gli altri ma anche per i vostri genitori a casa”, che alle Istituzioni della città: “E’ impensabile che a Torre Annunziata non ci siano dossi per limitare la velocità in prossimità delle strisce pedonali”.