Oggi Massimo Troisi, se fosse stato ancora in vita, avrebbe compiuto e festeggiato settant’anni, perché è nato a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio 1953.

Purtroppo l’erede di Eduardo e Totò, il principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli inizi degli anni Settanta, è scomparso circa ventinove anni fa, il 4 giugno 1994, anche se è ancora vivo nel cuore e nella mente di milioni di amanti del cinema e dei suoi indimenticabili film.

La breve ma intensa carriera di Massimo Troisi

Troisi cominciò la sua carriera da cabarettista con il gruppo “ I Saraceni (poi trasformatosi in “ La Smorfia “) con i suoi amici Lello Arena ed Enzo Decaro. Ma il suo successo è legato indissolubilmente al film “Ricomincio da tre” del 1981. Girato in sole sei settimane, con un budget di appena 400 milioni di lire, incassò 14 miliardi al botteghino e in una sala cinematografica di Roma fu proiettato per... più di seicento giorni consecutivi! Seguirono “Scusate il ritardo”, “Non ci resta che piangere” con Roberto Benigni, “Pensavo fosse amore ... invece era un calesse” (con chiaro riferimento a Clarissa Bart, il suo amore di quel periodo).

Ma il suo nome e il film che forse ha amato di più è stato “Il postino”, girato soprattutto a Procida e dedicato al poeta Pablo Neruda. Poco tempo prima, durante un’operazione al cuore alla quale si era sottoposto per sostituire le valvole al titanio che aveva impiantato in precedenza, subì un infarto e pur essendosi salvato miracolosamente gli fu suggerito di effettuare un trapianto. Ma lo rimandò perché “voglio girare questo film con il mio cuore”, così disse. Questa sua coraggiosa scelta gli fu però fatale, perché mori a Roma poche ore dopo aver girato le ultime scene.

Attore in tredici film, regista in sei, sceneggiatore in otto, candidato all’Oscar per “Il postino”, ricevette diversi altri riconoscimenti. A lui il comune di San Giorgio a Cremano ha dedicato una piazza (già piazza Giuseppe Garibaldi) e l’anno scorso, in occasione dell’anniversario della sua nascita,  un monumento che lo raffigura con la bicicletta del postino e persino una targa e un murales sul Palazzo Bruno, nel luogo dove c’era il palazzo, poi crollato , dove è nato Massimo Troisi.

Strade e piazze anche ai figli illustri di Torre Annunziata

E noi, a Torre Annunziata, dove sono nati grandi personaggi del cinema come i produttori Luigi e Dino De Laurentiis, come li onoriamo e ricordiamo? E la scrittrice Maria Orsini, autrice del romanzo “Francesca e Nunziata”, tradotto in diverse Paesi, che ha ispirato l’omonimo film con Sofia Loren e Giancarlo Giannini, e lo scrittore Michele Prisco, vincitore del premio “Strega” e tra gli autori del soggetto del film “I guappi” con Claudia Cardinale e Franco Nero? E il famoso linguista, anche a livello internazionale, Tullio De Mauro, ministro della Pubblica Istruzione?  E il maggior sinologo italiano ed europeo Guido Amedeo Vitale? Niente! Non siamo orgogliosi dei nostri figli illustri e li lasciamo nel dimenticatoio. Solo grazie ad alcuni storici locali li ricordiamo nei loro libri e articoli. Ma ora è il momento di voltare pagina e di intitolare strade a questi uomini e donne (anche del genere femminile ce ne sono altre da commemorare), perché la rinascita della nostra città può iniziare persino da questi grandi torresi che ci hanno onorato in Italia e nel mondo.

Perciò rivolgiamo un appello alla Commissione Straordinaria, sensibile al tema della cultura, a iniziare questo iter burocratico per l’intitolazione che speriamo si possa concludere prima della fine del loro mandato. In modo da lasciare un segno indelebile del loro passaggio alla guida del nostro Comune.