Una scena che forse non si è mai vista! Un sindaco blocca un ragazzo di “Ultima Generazione” che sta imbrattando di vernice la facciata di Palazzo Vecchio, storico edificio e sede del comune di Firenze.

Stiamo parlando di Dario Nardella, primo cittadino del capoluogo toscano, che oggi è su tutti i giornali in edicola. Ma in pochi sanno che Nardella è nato a Torre del Greco il 20 novembre del 1975 e che il padre Umberto era un docente di lingua Hindi e Urdu presso l’Istituto Universitario “Orientale” di Napoli.

Nella città corallina è vissuto fino all’età di quattordici anni, quando si è trasferito con la famiglia a Firenze, dove consegue la maturità scientifica e il diploma in violino presso il Conservatorio di Firenze. Si laurea poi in giurisprudenza con 110 e lode, consegue un dottorato in diritto dell’ambiente e diventa docente a contratto di legislazione dei beni culturali. Quindi la sua sensibilità verso le tematiche ambientali e la cultura è testimoniata anche e proprio dal suo indirizzo di studi e di insegnamento.

In politica è stato consigliere comunale, vicesindaco e deputato di Firenze, per essere poi eletto sindaco della città nel 2014 e rieletto nel 2019.

Ma ritorniamo al giovane imbrattattore, finto ambientalista. Uso questo termine con cognizione in quanto sono stato presidente di Legambiente  a Torre Annunziata dal 1991 al 1994 e ci attivavamo per iniziative in positivo,  come la pulizia di spiagge e di piazza Cesaro e non per sporcarle! Quindi il gesto di “placcaggio” di Nardella è stato un atto d’amore contro uno sfregio verso la Casa Comunale dei cittadini fiorentini. Ancor più meritorio dopo, quando in prima persona si è impegnato, insieme ad altri restauratori che erano sul posto, a lavare e pulire dalla vernice la facciata dello storico edificio che tra l’altro è anche un museo.