Il dovere di un giornalista è quello di raccontare le cose brutte che accadono in una città ma anche le cose belle, pur se le prime fanno più notizia delle seconde.

Qualche giorno fa, in via Dante a Torre Annunziata, un giovane smarrisce il suo portafogli con documenti e soldi al suo interno.

Quando ti accade una cosa del genere, al danno materiale subentra la frustrazione per tutte le procedure burocratiche da compiere, legate allo smarrimento di carta d’identità, patente ed eventuali carte di credito e/o bancomat.  

Speri che chi abbia trovato il tuo portafogli possa quantomeno imbucare i documenti in una cassetta postale affinché tu possa poi recuperarli. Ma non ti aspetti lontanamente che qualcuno possa restituirtelo.

Invece, mai perdere la speranza.

Francesco Saverio scrive un post su Facebook e racconta la disavventura a lieto fine del fratello: “Ieri sera mio fratello, in via Dante a Torre Annunziata, ha smarrito il suo portafogli. Quando le speranze di ritrovarlo erano quasi del tutto svanite, sono stato contattato da un mio amico, Eugenio A., il quale mi ha avvisato del ritrovamento del portafogli da parte di un suo amico, Massimiliano C.. Ci tenevo a ringraziare questo ragazzo per il nobile gesto e per aver consegnato il portafogli con l’intera somma di denaro e documenti”.

Sono questi gesti, per nulla scontati, che ti fanno pensare che poi tutto sommato ancora niente è perduto in questa città. Che ci sono senz’altro tante persone di malaffare, ma ce ne sono anche altre, la maggioranza, che si comportano civilmente e rispettano le regole. L’unico problema è che le prime fanno molto più rumore delle seconde, ed è proprio quel rumore che ti rimbomba nelle orecchie, ti disorienta e ti fa cadere nel pessimismo.