Oggi è il compleanno di due grandi torresi, uno di adozione e l’altro di nascita, Gino Alfani e Angelo Abenante.

Il primo è scomparso ottantuno anni fa, mentre il secondo compie novantasei anni. Li ho citati insieme anche perché sono stati uniti dalla comune passione politica, entrambi antifascisti e comunisti, tutti e due sindacalisti e parlamentari. Uniti non solo dalla stessa data di nascita, come giorno e mese, il 10 maggio, ma persino da un libro che Abenante ha scritto dieci anni fa, dal titolo “Gino Alfani: il primo deputato comunista campano”.

Luigi, Emmanuele (con due emme!), Giuseppe, Andrea Alfani, detto Gino, nacque nel 1866 ad Agnone, un paese della provincia di Campobasso (dal 1970 di Isernia), da Teresa Martingano e da Nicola, magistrato. Trasferitosi a Napoli con la famiglia, si laureò in giurisprudenza, divenne avvocato e poi sindacalista. Segretario della Camera del Lavoro di Torre Annunziata, fu eletto consigliere provinciale, poi sindaco della nostra città e infine deputato. Costretto a dimettersi da primo cittadino dal regime fascista, fu dichiarato anche decaduto da parlamentare, inviato successivamente al confino prima a Nuoro e poi a Lipari. In seguito fu di nuovo arrestato e processato ma assolto, però per essersi dissociato dalla linea di difesa degli altri imputati (tra i quali Antonio Gramsci), fu espulso dal Partito Comunista.

Palmiro Togliatti, fautore dell’espulsione, anni dopo la morte di mio padre nel 1942 - affermò il figlio Tullio in un’intervista che mi concesse nel 2015 -  tenne un comizio a Torre Annunziata durante il quale chiese di votare comunista nel nome di Gino Alfani e volle persino un suo ritratto sul palco, ma non pronunciò nessuna parola sull’ingiusta espulsione”.

Tullio Alfani è morto il 12 dicembre 2017, cento giorni dopo la moglie Maria Cinno, e quell’intervista rappresenta un’esclusiva unica perché vi racconta fatti inediti sul padre.

Angelo Abenante, parlamentare ed autore di libri

Ma parliamo ora di Angelo Abenante, nato nel 1927. Quando è morto Gino Alfani era un ragazzo di circa quindici anni ma già ne era un ammiratore insieme al padre Giovanni, operaio comunista dello Spolettificio. Dedicatosi alla politica da iscritto al PCI,  è stato eletto consigliere provinciale, deputato, senatore per due volte ed anche consigliere comunale ed assessore a Torre Annunziata. Inoltre ha svolto attività sindacale nella CGIL ed ha ricoperto la carica di presidente regionale della Lega delle Cooperative in Campania.

Autore di libri, quali “Velia città greca”, “Napoli 1943-1947 una cronaca comunista”, “1898 la rivolta del pane”, “Per la libertà. Sorvegliati dell’OVRA a Torre Annunziata”, “Maccaronari”, “Biografia di Biagio Bonzano. Un comunista esemplare”, “Biografia di Ada Salvagnini. La partigiana Ada”.

Con il figlio Aldo ha curato alcuni di questi libri e la ristampa del discorso di Palmiro Togliatti “La politica di unità nazionale dei comunisti”. Ad Angelo Abenante, nel giorno del suo compleanno, abbiamo dedicato un’intervista in cui ci racconta episodi interessanti della sua vita.