A cura della Redazione

L’associazione di cultura e politica “Futura”, in merito al dibattito mediatico legato alla compravendita dell’immobile di piazza Matteotti a Torre Annunziata, dove sorgeva lo storico cineteatro Metropolitan, e alla nuova destinazione d’uso dell’edificio, ha fatto pervenire la seguente nota:

“La possibilità che l'immobile dove un tempo sorgeva il Metropolitan venga destinato alla realizzazione dell'ennesimo supermercato ci preoccupa e non poco. Si tratta di un cambio di destinazione d'uso molto impattante, considerata la zona dove l'edificio si trova. Ne va della tenuta dell'assetto urbano, ambientale, paesaggistico. L’amministrazione pubblica è chiamata a vigilare con scrupolosità sulla vicenda per non svendere il territorio e violarlo. Vi è la necessità che tutto il patrimonio edilizio ed urbanistico converga verso l’accoglienza turistica e la qualità dell’offerta culturale. Non come vocazione, bensì come identità tangibile. Sicuramente - continua la nota dell’Associazione - si tratta di un edificio da riqualificare. Ben vengano le iniziative imprenditoriali, a patto che esse vadano nella direzione di concorrere alla crescita e allo sviluppo della città. Attualmente il centro cittadino manca di un cinema, di un teatro, di un luogo dedicato all'arte o allo sport. Di supermercati ne esistono diversi e non c'è alcuna necessità di crearne un altro".

La nota dell'associazione politica "La paranza delle idee"

Anche l’associazione politica “La paranza delle idee” ha voluto dire la sua sul dibattito generato dalla notizia dell’acquisto dell’ex cine-teatro Metropolitan da parte di un imprenditore. Ecco le sue considerazioni:

“A Torre Annunziata urge una riflessione condivisa tra cittadini e Amministrazione comunale sulla rigenerazione urbana e, in particolare, sulla riqualificazione dei quartieri storici; è del tutto inutile e fuorviante discutere, oltretutto in assenza di un reale confronto con il Comune, di volta in volta del destino di un singolo edificio, per quanto lo stesso possa avere un valore simbolico, senza che sia chiaro il disegno di recupero del contesto circostante.

Ciò vale tanto per Palazzo Fienga quanto per lo storico cineteatro Metropolitan, di cui nei giorni scorsi la stampa locale ha dato notizia della possibile trasformazione in supermercato, suscitando reazioni contrastanti nei cittadini, divisi tra chi sogna un rilancio della struttura nel solco della sua funzione ricreativa e culturale e chi, invece, accoglierebbe con favore qualsiasi iniziativa in grado di porre fine allo stato di abbandono nel quale da decenni versa l’immobile.

L’unico ambito in cui tale dibattito può trovare un senso, per la possibilità di verificare la coerenza di determinati interventi con l’indirizzo complessivo dato alle zone in cui gli stessi verrebbero realizzati, è quello del Piano Urbanistico Comunale; perciò, anche in considerazione del fatto che il precedente confronto si è tenuto su una proposta di Piano oggettivamente obsoleta nonché tenuto conto del termine perentorio del 30 giugno per l’adozione del PUC, esortiamo la Commissione Straordinaria che sta gestendo il Municipio oplontino a organizzare quanto prima un nuovo momento di dialogo con i cittadini e le Associazioni del territorio, confidando in una rinnovata domanda di partecipazione degli stessi alle scelte sul futuro della Città”.

(Nella foto, il Metropolitan negli anni '60)