A cura della Redazione

Il lido Mappatella, così definito per l’antico uso di portare panni e cibo in un involto (la ‘mappa’ degli antichi romani), è storicamente la spiaggia libera di Torre Annunziata, la ‘nostra’ spiaggia libera che consente di fruire del mare anche a chi non può permettersi di pagare le tariffe imposte dagli stabilimenti balneari. Senza contare che rappresenta per tutti l’accesso alla spiaggia quando gli stessi stabilimenti sono chiusi.

Ora, a parte la sensazione che il Mappatella beach sia abbandonato a se stesso per la scarsa pulizia e la mancanza di servizi indispensabili per garantire adeguati standard igienici (secondo voi dove fanno i loro bisogni i frequentatori del lido Mappatella?), mi preme sottolineare un aspetto che pare non interessi a nessuno. Il lido Mappatella è un luogo INACCESSIBILE ai portatori di disabilità motorie. Per raggiungerlo bisogna percorrere una rampa di gradini e, quando pure si sia riusciti in qualche modo a scendere, per percorrere la lunga distesa di sabbia che separa dal mare non c’è una passerella. E, ammesso pure che qualche angelo del paradiso scenda in terra e ti conduca vicino al mare, non c’è nessun assistente che ti aiuti ad entrarci.

Capisco che, abituati come siamo a subire ogni tipo di ingiustizia e di sopruso, possa sembrare strano che qualcuno sollevi il problema della gestione di una spiaggia pubblica, ma vi assicuro che è un diritto poter godere di una spiaggia pubblica, gratuita, accessibile e gestita con criteri che assicurino sicurezza e igiene.

Chiunque abbia viaggiato può testimoniarlo e riferire esempi da imitare.

È vero, non abbiamo un sindaco né una giunta comunale che possa assumere iniziative e deliberare. Ma possibile che con questa solfa che ci ripetiamo ogni giorno nessuno tutela i nostri diritti?

Sarebbe interessante sentire sull’argomento il parere dei Commissari Prefettizi e del senatore Mazzella.