A cura della Redazione

Festa del 5 Agosto, anniversario del ritrovamento del quadro della Madonna della Neve nelle acque antistanti lo scoglio di Rovigliano a Torre Annunziata.

LA STORIA - Anche quest’anno, come vuole la tradizione, c’è stata la rievocazione di quel lontano 5 Agosto 1354, quando alcuni pescatori di Torre Annunziata, nei pressi dello Scoglio di Rovigliano, al confine con Castellammare di Stabia, recuperarono dal mare una cassa impigliata nelle reti, al cui interno ritrovarono un busto di terracotta, che rappresentava una Madonna dalla pelle scura, recante tra le braccia il Cristo bambino. Sul busto non vi erano scritte di nessun tipo, quindi non era possibile ricondurlo con precisione ad una Vergine. Portato a riva, per l’effige nacque una furiosa lite con i pescatori stabiesi, poiché questi la rivendicavano affermando che il ritrovamento fosse avvenuto nelle acque del proprio territorio. A risolvere la questione intervenne il capitano del popolo, un magistrato, eletto ogni anno dal popolo stesso, il quale diede ragione ai torresi. La statua fu portata nella chiesetta della SS. Annunziata, nei pressi del porto ed il popolo torrese decise di attribuirle il nome di Santa Maria ad Nives poiché il ritrovamento era avvenuto il 5 Agosto, giorno dedicato alla Vergine in ricordo della neve prodigiosa caduta a Roma nell’anno 352 sul colle Esquilino, dove sarebbe poi sorta la basilica di Santa Maria Maggiore.

5 AGOSTO 2023 - Causa maltempo, con mare mosso, la Madonna è stata portata direttamente sulla spiaggia di Rovigliano via terra, e non come vuole la tradizione a bordo di un peschereccio. I cittadini torresi sono accorsi numerosi per assistere alla rappresentazione del ritrovamento della Madonna da parte dei pescatori torresi che si sono contesi la cassa con quelli stabiesi. Una rappresentazione che è la metafora della storia di profonda devozione mariana della città oplontina che ritrova nelle maglie della rete dei marinai la pesca più importante: un quadro raffigurante la Madonna Bruna che avrebbe salvato la città fermando più volte, nel corso dei secoli, i saraceni e la minacciosa lava del Vesuvio.

Sul palchetto allestito sulla spiaggia, monsignor Raffaele Russo, insieme a don Luigi Rossi, ha officiato una breve messa nominando nella sua omelia Papa Francesco, la guerra in Ucraina e pescatori torresi defunti.

(Foto di Salvatore Giordano)