Da Torre Annunziata, passando per Rimini fino ad arrivare a Ho Chi Minh, capitale del Vietnam del Sud.

E’ la storia, raccontata da Il Mattino, di Ciro Sorrentino, 35 anni di Torre Annunziata, che all’età di 13 anni si trasferisce con la famiglia a Rimini per via del lavoro del padre.

Inizia così per lui una nuova vita. La mattina va a scuola e la sera in pizzeria, ad imparare il mestiere di pizzaiolo che adora tanto.

Molta gavetta, poi a 17 anni la sua prima pizza da asporto a Viserba di Rimini. Ma il destino è imprevedibile e ha in serbo per lui altri progetti.

La svolta nella vita di Ciro

Nel 2014, a 26 anni, Ciro si imbatte in una proposta di lavoro e manda il suo curriculum ad un ristorante-pizzeria di Ho Chi Minh, nel Vietnam. Ed è proprio qui che avrà inizio la sua avventura.

Quando riceve la mail per andare a ricoprire il posto di pizzaiolo, non crede ai suoi occhi. Non ci pensa su due volte: fa la valigia e parte per il sud-est asiatico.

Qui conosce una ragazza che lavora come cameriera, si chiama Mai Vo Tiet. I due si innamorano perdutamente e nel 2018 convolano a nozze.

(Una foto del 2017 di Ciro con la sua ragazza Mai Vo Tiet a Ho Chi Minh)

Il ritorno in Italia di Ciro e Mai Vo Tiet: nasce "Margherì"

Ciro, però, non ha mai dimenticato l’Italia e decide così, in quello stesso anno, di ritornare a Rimini con la moglie.

Cesenatico apre una sua pizzeria, “Margherì”, che presto si rivelerà un successo. Ma quanti sacrifici si celano dietro a questo traguardo. "Abbiamo passato notti insonni - scrive Ciro in un post su Facebook a distanza di quattro anni dall’apertura del locale -. Noi che non sapevano dove andare a dormire e la saletta nel retro era diventata la nostra camera da letto, mentre la pompa dell’acqua nel giardino posto sul retro, la nostra doccia. Noi che abbiamo avuto le intuizioni giuste e creduto in noi stessi quando nessuno avrebbe puntato un centesimo. E ne sono successe di cose in questi 4 anni, impossibili da raccontare tutte in un post.  Sono stati anni difficili ed intensi, ma che ci hanno portato tante soddisfazioni e consapevolezza”.

La dolorosa decisione: il ritorno in Vietnam e l'apertura di un'altra "Margherì"

Poi nasce nella coppia il desiderio di formare una famiglia, di avere un figlio. Mai Vo Tiet è incinta, presto avrà una bimba che i due decidono di chiamare Elisa.

E’ a questo punto che Ciro e sua moglie maturano una decisione molto difficile da prendere, il ritorno in Vietnam. “Una scelta dolorosa, ma che non rimpiango - afferma Ciro a distanza di un anno dalla sua partenza dall’Italia -.  “Margherì” a Cesenatico è ancora in buone mani, e questo mi fa stare bene”.

Intanto un'altra Margherì apre a Ho Chi Minh, nel distretto 7. Un progetto ambizioso: un locale di 200 metri quadrati, con 70 posti a sedere tra interno e veranda. Non solo pizze (6 classiche e 12 gourmet) con prodotti di scelta (farina Caputo e fior di latte Latteria Sorrentina), ma anche pasta fresca fatta in casa, cucina casareccia, vini e apertivi italiani, che tanto piacciono alla stragrande maggioranza dei clienti.

Margherì” ha aperto a luglio i battenti, un altro grande traguardo raggiunto da Ciro. Il prossimo, quello più atteso, sarà ancora più bello: la nascita di Elisa.

Un augurio speciale da parte nostra a Ciro per il coraggio, la determinazione e la passione delle sue scelte. Siamo contenti che nel lontano sud-est asiatico c’è un ragazzo con le nostre origini che ha realizzato, con immensi sacrifici, i suoi sogni. Un esempio e un messaggio per i nostri giovani: “Nulla diventa impossibile se ci si crede veramente”.