Slitta di una settimana l'avvio della refezione scolastica a Torre Annunziata. A dirsi forse non ci si crede, ma il servizio mensa scolastica nella città oplontina sembra un capitolo di un libro giallo del quale non si conosce il finale.

Ma facciamo un passo indietro. Ad agosto 2022 viene indetta la gara di appalto per l’affidamento della gestione del servizio di refezione scolastica per tre annualità consecutive (2022/2025). La Stazione Unica Appaltante (SUA) presso il Provveditorato delle Opere Pubbliche di Napoli conclude la procedura a marzo 2023, dopo sei mesi! Per tale ritardo il servizio mensa l’anno scorso non viene mai attivato. L’appalto viene affidato alla società G.L.M. Ristorazione srl con sede a Castellammare di Stabia, per un importo di 1 milione e 176mila euro. L'efficacia dell'aggiudicazione viene pronunciata nel maggio scorso dal Provveditorato alle Opere Pubbliche di Campania, Molise, Puglia e Basilicata.

Nel frattempo la società ATI “New Food”, esclusa dall’appalto, presenta ricorso al TAR Campania, che con successiva sentenza lo rigetta. Ma la società non si ferma e presenta ricorso al Consiglio di Stato (il secondo e ultimo organo giusridizionale amministrativo) con richiesta di sospensione dell’aggiudicazione dell’appalto. L’udienza viene fissata per il 5 ottobre scorso. Il 9 ottobre il Consiglio di Stato rinvia la discussione di merito al 30 novembre, non dando luogo, di fatto, a quella sulla istanza cautelare proposta dalla società ricorrente. Proprio in forza di ciò, i commissari, considerando l'importanza del servizio, non più procrastinabile a oltre un mese dall'inizio dell'anno scolastico, hanno deciso di autorizzarne l'avvio il prossimo 23 ottobre, con una settimana di ritardo rispetto a quanto annunciato precedentemente, nelle more della controversia giudiziale.

Come finirà la vicenda? E’ un capitolo ancora da scrivere. Se il Consiglio di Stato rigetta nel merito il ricorso della società ricorrente, allora tutto procederà normalmente. Altrimenti si avrà un cambio di gestione in corso d’opera, presumibilmente con un ulteriore ricorso della società esclusa.

Purtroppo negli appalti pubblici si conosce l’inizio di una procedura di gara ma non si può sapere quando si concluderà. Ricorsi e controricorsi sono all’ordine del giorno e ciò comporta una dilazione dei tempi di affidamento dell’appalto.

Questa è la burocrazia in Italia. Come diceva bene il grande psicologo statunitense Robert Sternberg: “Un giorno, ci sarà bisogno d'un visto per passare dal 31 dicembre al 1° gennaio”.