A cura della Redazione

A Torre Annunziata anche i segnali stradali sembrano stanchi. Da almeno tre giorni, in corso Vittorio Emanuele III un palo di divieto di sosta giace placidamente sul marciapiede, disteso come un turista in vacanza di Ferragosto.

Un’immagine surreale che, al netto dell’ironia, racconta molto dello stato della manutenzione urbana: nessuno – né operai comunali, né addetti alla viabilità – si è ancora preoccupato di rimettere il segnale al suo posto.

Del resto, quel cartello sembrava già ignorato da tempo: gli automobilisti lo consideravano poco più che un arredo urbano, forse proprio per questo l’amministrazione non si è affrettata a rialzarlo.

Così il “divieto di sosta” si è trasformato in un “divelto di sosta”, o meglio ancora in un “disteso di sosta”, accasciato proprio accanto a una panchina. Una strana compagnia: chi si siede per riposare trova un vicino insolito, un palo che ha deciso di condividere la stessa filosofia del compianto Massimo Catalano (Quelli della notte) che affermava: "Meglio riposare disteso che lavorare all'impiedi".

Peccato, però, che dietro l’ironia resti l’ennesimo simbolo di incuria e indifferenza amministrativa. Chissà quando qualcuno deciderà di rialzarlo: fino ad allora, il palo continuerà a godersi indisturbato la sua insolita vacanza, disteso comodamente sul marciapiede a godersi l'insperato riposo...

GIL DARIGA

(Foto Facebook Max Napolitano)