A cura della Redazione

Un amo conficcato in gola, ferite sul carapace e parassiti sul corpo. Una tartaruga della specie Caretta caretta è stata salvata dal Centro Tartanet dell'Area Marina protetta di Punta Campanella. L'animale sarebbe andato incontro a morte certa senza l'intervento degli operatori del centro di Punta Campanella, allertati dai pescatori di Salerno. Apparentemente sembrava in buone condizioni, ma ad una più approfondita visita è stata riscontrata la presenza della lenza, l'amo in gola e numerosi Lepadi che fuoriuscuvano dalle ferite aperte.

Ora la Caretta caretta - una femmina di 62 cm di carapace - è stata trasportata a Portici, presso il nuovo centro ricerche sulle tartarughe marine della Stazione zoologica A.Dhorn di Napoli, inaugurato poche settimane fa. 

L'inverno è un periodo particolarmente complicato per questi meravigliosi abitanti del nostro mare. Le acque fredde creano problemi alle tartarughe che si intorpidiscono, perdono lucidità, risalgono in superficie dove rischiano di essere investite da imbarcazioni e di essere pescate. E' per questo che gli esemplari salvati in inverno, anche se in discrete condizioni, saranno poi liberati in mare in primavera, quando le temperature delle acque saranno piu' miti.

Sono oltre 150 le tartarughe marine salvate dal centro di Punta Campanella negli utimi anni. Numeri importanti che hanno contribuito sensibilmente alla salvaguardia di questa specie - a rischio estinzione - lungo le coste campane.

«Siamo felici di collaborare con la nuova struttura di Portici - dichiara il presidente del Parco Marino di Punta Campanella, Michele Giustiniani -. In questi anni abbiamo dato il nostro contributo alla salvaguardia delle tartarughe marine nel nostro mare e questo eè motivo di orgoglio».

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