A cura della Redazione

La Guardia Costiera di Castellammare di Stabia ha portato a conclusione un’operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino e del rispetto delle leggi sulla pesca nonché in materia di sicurezza della navigazione. A seguito di un avvistamento operato dai militari guidati dal Comandante Guglielmo Cassone, si è appurata la presenza di un pescatore di frodo, che, a bordo di un natante da diporto, all’interno del porto stabiese stava perpetrando l’illegittima attività di pesca utilizzando una rete da posta.  Immediato l'invio sul posto di una unità navale.

I militari, a bordo del mezzo nautico veloce GCA56, hanno sorpreso il pescatore di frodo D. P. F., 35 anni, che stava esercitando abusivamente l'attività di pesca, sia perché non autorizzato sia perché la medesima era svolta nelle acque del porto, luogo in cui vige l’assoluto divieto di cattura ittica.

La rete da posta utilizzata, di circa 200 metri, che è un attrezzo che non può essere detenuto da coloro che sono privi della prevista licenza, e che quindi non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale, è stata salpata e sottoposta a sequestro unitamente ai 10 chilogrammi di prodotto ittico che il 35enne aveva già pescato sin dalle prime luci dell’alba.

Al responsabile è stata comminata inoltre una sanzione amministrativa di 12 mila euro.

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