A cura della Redazione

La Polizia di Stato di Castellammare di Stabia, alle prime ore odierne, ha dato esecuzione all'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere - emessa dal Tribunale di Torre Annunziata su indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica - nei confronti di Luciano Martire.

Nei riguardi dell'arrestato sussistono gravi indizi di colpevolezza per i reati di tentato omicidio e porto illegale di una pistola calibro 22, riconducibili al ferimento di Cristofer Lambiase Grimaldi, avvenuto la sera del 23 maggio del 2017 a Castellammare di Stabia, nei pressi del bar "Internet Caffè", all'ingresso del rione Venezia.

In tale circostanza Luciano Martire, ponendosi alla guida di uno scooter, accompagnava sul luogo teatro dei fatti l'amico Gaetano Cavallaro, il quale esplodeva diversi colpi di pistola all'indirizzo del Lambiase colpendolo alla coscia sinistra.

Le indagini avviate nell'immediatezza dalla polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, portavano all'arresto del Cavallaro, già condannato con sentenza emessa dal GIP  nel giugno del 2018 alla pena di 6 anni e 6 mesi di reclusione in sede di rito abbreviato.

Luciano Martire, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa Circondariale di Napoli Poggioreale e tenuto a disposizione della competente Autorità giudiziaria.