A cura della Redazione
Manifestazione dei risparmiatori Deiulemar dinanzi al Tribunale di Torre Annunziata. Questa mattina, un centinaio di persone ha protestato davanti al Palazzo di Giustizia della città oplontina per chiedere provvedimenti nei confronti della società di navigazione, il cui crac finanziario rischia di mandare sul lastrico migliaia di famiglie. Attimi convulsi hanno caratterizzato la protesta, con il blocco della circolazione stradale da e verso Torre del Greco. Folta la presenza delle forze dell´ordine, che hanno presidiato il sit in evitando tensioni. Solo tanta rabbia e frustrazione per gli obbligazionisti, esternate attraverso slogan contro le famiglie degli armatori torresi. Affissi anche manifesti in cui si evidenziavano i beni della società e le modalità attraverso cui presentare un esposto alla Procura. Sotto accusa sono soprattutto le emissioni di obbligazioni irregolari, il cui ammontare viene stimato intorno ai 700 milioni di euro. «Le obbligazioni al portatore - si legge in un volantino diffuso - sono emesse in violazione della legge 197/90 che vieta il trasferimento di denaro mezzo obbligazioni al portatore oltre il limite di 12.500 euro, poi ridotto a 4.999,99 euro dalla nuova normativa. Gli obbligazionisti medi detengono obbligazioni di importo medio pari a 25 mila euro. Come è possibile tutto ciò? - si chiedono i risparmiatori -. Per quale motivo la Consob non ha mai controllato tali emissioni?» Intanto, prende sempre più corpo l´ipotesi di adire al concordato preventivo. In una nota diffusa dall´amministratore unico della Deiulemar SpA, Roberto Maviglia, si legge che è ormai prossima la presentazione dell´istanza al Tribunale, «secondo i tempi ed i modi previsti dalla legge italiana». Maviglia, inoltre, fa sapere che «in data 4 aprile 2012, il Trustee che detiene indirettamente il 100% delle azioni della Deiulemar Holding S.p.A., socio unico di Deiulemar Compagnia di Navigazione S.p.A., ha prestato il proprio consenso affinché vengano posti in essere tutti gli atti necessari per permettere alla Deiulemar Holding S.p.A. stessa di apportare tutti i propri assets, tra cui le partecipazioni nella Progresso e Futuro S.A., che indirettamente detiene una partecipazione nella società proprietaria di palazzo d´Avalos, e nella Sakura Hotel S.r.l., alla Deiulemar Compagnia di Navigazione a socio unico S.p.A.». Insomma, una fitta rete di società collegate in cui è difficile dipanarsi. Alla magistratura il compito di fare chiarezza sulla intera vicenda al fine di tutelare coloro che hanno investito i loro risparmi sperando in un futuro migliore.