A cura della Redazione
Sono giorni importanti per la Deiulemar. Venerdì 13 aprile, in prima convocazione, e sabato 14 aprile, in seconda convocazione, è stata indetta l´assemblea ordinaria e straordinaria dei soci. Si discuterà, tra l´altro, delle valutazioni «in ordine ai certificati di tipo obbligazionario, che recano l´intestazione della Società, emessi nel corso degli anni al di fuori delle regolari procedure societarie e, pertanto, connotati da formale e sostanziale irregolarità, di cui è emersa la circolazione», recita una nota a firma dell´amministratore unico della compagnia di navigazione, Roberto Maviglia. L´assemblea, inoltre, dovrà deliberare e formalizzare la presentazione di proposta del concordato preventivo presso il Tribunale. Previsti anche possibili aumenti di capitale, fino a 800 milioni di euro, assoggettati in ogni caso all´omologa del concordato. Nel frattempo, lo stesso Maviglia ha invitato i soci storici ad apportare ulteriori risorse personali «per consentire soluzioni finalizzate a dare ristoro ai creditori della Società».
Nel frattempo, le famiglie Della Gatta-Boccia, Iuliano e Lembo, hanno scritto una lettera aperta ai cittadini di Torre del Greco. Ecco il testo.
A seguito del coinvolgimento della nostra azienda e delle nostre famiglie in questa brutta vicenda che riguarda limpossibilità dellazienda di rispettare i suoi obblighi finanziari, sentiamo il bisogno di esprimere innanzitutto il nostro grande dispiacere per quanto sta accadendo. Nello stesso tempo, per quanto ci è possibile, vorremmo spiegare la nostra posizione e il nostro impegno per riuscire a dare il massimo contributo perché tutto si concluda nel migliore dei modi possibili.
Vogliamo però fare un passo indietro e spiegare, anche ai più giovani, da dove siamo partiti. Nel 1969 Della Gatta, Iuliano e Lembo hanno costituito la Deiulemar e hanno compiuto insieme un lungo cammino condiviso con la città. Ci sono stati successi ma anche difficoltà. Quello che ci sentiamo di dire è che abbiamo sempre fatto del nostro meglio, lavorando con il massimo impegno, contribuendo allo sviluppo economico del territorio e creando posti di lavoro, cercando nel nostro piccolo di far partecipare voi tutti al nostro progetto: quanti nelle nostre famiglie sono imbarcati oppure occupati nelle nostre attività?
La persistente crisi economica mondiale, che ha messo in grave difficoltà anche tutto il settore della navigazione, ci ha colpito fortemente: per questo, insieme sicuramente a degli errori, lo riconosciamo, ci troviamo in questa situazione nella quale mai ci saremmo voluti trovare.
Oggi il nostro impegno è quello di mettere a disposizione, il nostro patrimonio, il nostro lavoro e la nostra volontà di trasparenza nei vostri riguardi e nei confronti della città tutta dove viviamo e stiamo crescendo i nostri figli. La nostra collaborazione è massima anche nei confronti degli organi preposti agli accertamenti per riuscire a trovare una soluzione condivisa e concordata.
Comprendiamo la rabbia della gente. Comprendiamo le fiaccolate, le proteste, ma vogliamo fare appello alla comune volontà di trovare una soluzione e speriamo che questa lettera, scritta con sincerità, possa essere riconosciuta come impegno a trovare un modo per risolvere i problemi provocati alla cittadinanza tutta di Torre del Greco, e come sprone per riprendere insieme un dialogo iniziato 45 anni fa.
Le famiglie Della Gatta-Boccia, Iuliano e Lembo