A cura della Redazione
All´indomani della nomina della giunta, il sindaco di Torre del Greco, Gennaro Malinconico (foto), si trova a dover affrontare subito una diatriba interna alla maggioranza che lo ha sostenuto e fatto vincere alle elezioni. Lo scontro è tra l´Italia dei Valori e il Partito Democratico. I dipietristi sono riusciti ad imporre un loro esponente tecnico quale vicesindaco, Paris La Rocca, suscitando le ire del Partito Democratico. In una nota, Vittorio Cuciniello, segretario cittadino del Pd, «ritiene inaccettabile che l´individuazione del vicesindaco sia fatta sulla base delle esclusive indicazioni di un solo partito e che non sia, invece, frutto di una scelta collegiale di tutta la maggioranza». «Spiace leggere - prosegue Cuciniello - che in un momento importante e delicato per la città, ci sono forze politiche e loro autorevoli rappresentanti che dimenticano che sono stati artefici del degrado politico di questi anni e danno giudizi inopportuni su altre forze politiche alleate. Giova ricordare all´onorevole Formisano che mentre il Pd in cinque anni ha coerentemente combattuto Borriello e il suo sistema, lui quel sistema ha contribuito a instaurarlo nel 2007. Non mi pare che il capogruppo indicato per Idv (Giuseppe Speranza, ndr) rappresenti la discontinuità evocata dall´onorevole Formisano, visto che è stato non solo consigliere di maggioranza ma finanche assessore nella precedente consiliatura. Per cui - continua il segretario cittadino del Pd - arrogarsi il diritto di indicare il vicesindaco sembra fuori luogo per la forza politica che nel 2007 ha eletto Borriello sindaco e, al contempo, sorprende che il sindaco Malinconico abbia avallato tale scelta. Per tale motivazione - conclude Cuciniello - fermo restando il proprio sostegno al sindaco al quale riconosce massima autonomia, il Pd non ha indicato alcun nome tecnico, riservandosi il giudizio complessivo sulla giunta sulla base delle iniziative e delle azioni concrete. Inizia ora il lavoro di rilancio e riscatto della città che speriamo questa squadra saprà portare a termine». Dal canto suo, l´Italia dei Valori sostiene che «a Torre del Greco garantisce la discontinuità. Gli elettori l´hanno talmente capito che le hanno consegnato maggiori suffragi del Partito Democratico che nella precedente consiliatura, ancorché all´opposizione, aveva brillato per assenza di iniziative». Ad affermarlo è l´on. Nello Formisano, segretario regionale dell´IdV, il quale aggiunge: «I segnali devono essere chiari ed inequivocabili. Un Consiglio comunale, rinnovato per 10/24esimi, e quindi confermato per 14/24esimi, da solo non basta a manifestare la discontinuita´ necessaria dopo l´intervento del prefetto di Napoli che ha inviato una Commissione d´accesso ancora operante al Comune di Torre del Greco. Riteniamo che il sindaco Malinconico sia collocato in questa lunghezza d´onda e per noi dell´IdV risulterebbero strane modifiche dei percorsi concordati, che nella costituzione della Giunta mettano in primo piano, subito dopo il sindaco, il ruolo dell´Italia dei Valori. La democrazia rappresentativa non è un optional - conclude Formisano - che si può congelare o scongelare a seconda delle convenienze».