A cura della Redazione
«Ho appreso della nota diffusa dall’on. Formisano solo a conclusione della conferenza stampa di presentazione della Giunta comunale di Torre del Greco e non posso fare a meno di manifestare perplessità e amarezza per quanto riportato». Il sindaco di Torre del Greco, Gennaro Malinconico, replica al segretario regionale dell´Italia dei Valori, che in un comunicato aveva rimarcato la necessità di discontinuità rispetto al passato. «Premesso che ritengo inopportuni i tempi e le modalità con cui si veicolano pubblicamente certe considerazioni - afferma Malinconico -, mi permetto altresì di ribadire che la discontinuità rispetto al passato è un valore che appartiene (e deve appartenere) di fatto alla maggioranza nella sua interezza e che investe in prima persona il sottoscritto, responsabile di un mandato conferito direttamente dai cittadini torresi. Per questo motivo, auspico che il confronto interno alla maggioranza avvenga nei luoghi deputati, secondo le modalità più corrette, guardando sempre e soltanto al perseguimento dell’interesse pubblico e senza prestare il fianco a protagonismi e veti incrociati. Il momento storico che sta vivendo la nostra città è così delicato che non ci è consentito di indugiare in contrapposizioni di principio, ma ci obbliga a rimboccarci le maniche per intervenire, con la dovuta risolutezza, sulle diverse emergenze da affrontare. Torre del Greco - prosegue il primo cittadino - vuole delle risposte concrete. E la scelta di nominare una Giunta di tecnici, dalla comprovata esperienza professionale, è dettata proprio dall’esigenza di rispondere con competenza e immediatezza alle problematiche della nostra città. Il cambiamento è il principio che ispira questa nuova stagione di governo locale. Il lavoro che ci attende è durissimo e, se davvero si vuole voltare pagina, servono unità di intenti e piena convergenza. Quindi - conclude Malinconico -, non mancherò mai di confrontarmi lealmente con tutte le forze politiche della maggioranza, ma ribadisco che ogni tentativo di pressione o, peggio ancora, di imposizione, sarà rispedito al mittente».