A cura della Redazione
Ad un anno dal referendum riparte il Comitato Acqua Bene Comune di Torre del Greco, il comitato che, con la raccolta firme e la campagna di sensibilizzazione al voto, diede un significativo contributo al raggiungimento del quorum a Torre (51%) ed alla vittoria dei "sì". Riparte perché ci sono segnali chiari di un disegno politico economico, che vuole vanificare il risultato del referendum, spingendo per la privatizzazione dei servizi e camuffando sotto un’altra veste la remunerazione del capitale abolita dal referendum; secondo una tecnica sperimentata anche per altri referendum. Non possiamo consentirlo. Fino alla concreta attuazione del referendum non può venir meno l’impegno del Comitato e l’attenzione dei cittadini. La mobilitazione è ripresa da tempo anche in molti comuni dell’ATO3. Già nell’assemblea dell’ATO 3 del 2 agosto scorso, invece di prendere atto del risultato referendario, per far fronte ai debiti della GORI. venne deliberato un aumento delle tariffe del 14%. L’aumento era condizionato ad un piano di efficientamento della Gori, di cui non c’è traccia e ad una serie di altri impegni ( tra cui le revisione dei patti parasociali con la GORI, una commissione tecnico/scientifica per la pubblicizzazione del servizio, etc.) che non sono stati mantenuti. Contro tale delibera pende tuttora il ricorso presentato dai Comitati per l’acqua pubblica dell’ATO 3 Campania, Federconsumatori Campania e Comune di Visciano. La sentenza di merito è attesa per dicembre 2012. Nel marzo 2012 i giornali riferirono poi di una indagine della Procura della Repubblica di Torre Annunziata riguardante la Gori, su appalti e subappalti, consulenze ed assunzioni clientelari. La gestione tecnica del servizio offerto da Gori risulta del tutto insoddisfacente ed inadeguata, la gestione amministrativa presenta molti punti oscuri. L’ATO3 farebbe bene a svolgere nei confronti di Gori il ruolo di controllore che la legge gli assegna, invece di piegarsi alla volontà e agli interessi della Gori. La società ha accumulato moltissimi debiti, pari ad almeno 160 milioni e la strategia della società è di far pagare l’intero debito ai contribuenti. Per questi motivi il Comitato Acqua Bene Comune di Torre del Greco ha chiesto un incontro con il sindaco Gennaro Malinconico, incontro che era stato fissato per lunedì 23 Luglio alle 11.30, ma dopo circa due ore di attesa, non essendo ricevuti il comitato decide di attendere una nuova convocazione. La segreteria del sindaco richiama il giorno dopo per fissare un nuovo appuntamento Venerdì alle 9:30. Il sindaco Malinconico di Torre del Greco, che siede nel Consiglio di Amministrazione dell’ATO3, dovrà chiarire ai cittadini quale è la sua volontà. Dinanzi a sè ha due scelte: o attivare nell´Assemblea ATO3 i provvedimenti per porre fine alla gestione Gori Spa e adoperarsi per la costituzione di una Azienda Speciale Pubblica, rispettando la volontà dei cittadini di Torre del Greco che con il Referendum del 12 e 13 giugno 2011 si sono espressi chiaramente per una gestione pubblica dell’acqua; o continuare con una gestione privata che si è rivelata fallimentare, inefficiente e dannosa per i cittadini e le loro tasche. Comitato Acqua Bene Comune - Torre del Greco