A cura della Redazione
Alcuni membri del Comitato Pro Maresca condannati a due mesi di reclusione per interruzione di pubblico servizio. A darne notizia è lo stesso Comitato, formato da semplici cittadini, che da tre anni combatte contro la decisione di depotenziare il nosocomio di Torre del Greco. Il Piano Sanitario regionale prevede, infatti, il declassamento della struttura a semplice centro di lungodegenza e riabilitazione, con conseguente perdita di Reparti e di posti letto. «L´ospedale - si legge nella nota - serve un bacino di circa 400 mila abitanti, i quali, in caso di chiusura, resterebbero tagliati fuori da qualsiasi assistenza medico-sanitaria. Il Comitato da tre anni occupa il quarto piano dell´ospedale come atto di protesta e di denuncia delle irregolarità e degli abusi connessi al progetto politico di privatizzare la Sanità Pubblica. Tale protesta ha prodotto una denuncia preventiva da parte del Comitato stesso alla Procura di Torre Annunziata riguardo ai rischi che i cittadini avrebbero corso se i tagli previsti fossero stati confermati, e che, purtroppo, si sono verificati drammaticamente». A nulla, dunque, sembra essere valse la raccolta firme per evitare la chiusura della struttura sanitaria ed i numerosi cortei che negli anni sono stati organizzati nella città corallina. «Organi competenti e Istituzioni di prossimità - prosegue il comunicato del Comitato -, piuttosto che impegnarsi nelle loro rispettive responsabilità amministrative e politiche, si mostrano sordi e indifferenti ai tentativi di intimidazione subiti dal Comitato, di recente raggiunto dai primi decreti penali di condanna. Incredibilmente, infatti, alcuni dei membri del Comitato, da sempre in difesa delle Salute pubblica, sono stati condannati dallo stesso Tribunale di Torre Annunziata cui avevano fatto esposto, a due mesi di reclusione per aver interruzione del pubblico servizio durante una manifestazione. Solerte la giustizia in questi casi! Uno Stato che non rispetta la sua stessa Carta Costituzionale, nonché la Carta europea dei Diritti per la Tutela della Salute come bene pubblico inalienabile, è davvero uno stato democratico?! In ultimo, come può essere condannato chi si esprime a tutela del diritto di tutti alla salute? Il Tribunale di Torre Annunziata sarà solerte allo stesso modo in cui lo è stato rispetto al Comitato, con gli amministratori locali e nazionali che da anni smantellano i servizi pubblici? Quale pena, multa, detenzione per costoro?». Il Comitato invita le forze politiche, le associaizoni ed i cittadini a sottoscrivere l´appello di solidarietà che sarà parte integrante del ricorso in Appello che sarà presentato al Tribunale oplontino. Ogni sabato, dalle ore 17 alle ore 20, viene allestito un banchetto con materiale informativo ed i moduli per la raccolta delle firme in via Roma, via Salvator Noto e Piazza Santa Croce. «Ad ogni modo, se le Istituzioni sono convinte che denunce, repressione, intimidazioni condotte ai danni del Comitato e dei cittadini ne possano fiaccare la lotta e l´organizzazione per la difesa della Sanità Pubblica ed accessibile a tutti, hanno fatto male i conti! La lotta non si arresta! La lotta continua!», scrivono i membri del Comitato Pro Maresca.