A cura della Redazione
"Dov’era Bankitalia quando la Deiulemar truffava e lasciava sul lastrico migliaia di cittadini? In particolare, cosa faceva Anna Maria Tarantola, oggi presidente Rai, che allora rivestiva il ruolo di vicedirettore generale di Palazzo Koch?". Se lo chiedono i deputati del MoVimento 5 Stelle. In particolare, il cittadino eletto Luigi Gallo ha scritto al direttore generale di Banca d’Italia Salvatore Rossi, e da tempo si batte per far luce sulle connivenze politiche e le negligenze istituzionali che hanno accompagnato il fallimento della compagnia di navigazione di Torre del Greco, società che si era trasformata in una sorta di “banca privata” e, secondo l’accusa, raccoglieva abusivamente risparmio. “I cittadini hanno confidato vanamente nel buon funzionamento dei controlli del credito e del risparmio – aggiunge Gallo –. In realtà l’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia pare aver fallito clamorosamente nella sua missione di tutelare i piccoli risparmiatori e il disastro finanziario Deiulemar ha sconvolto la vita di migliaia di persone. E’ quindi doveroso valutare attentamente la correttezza dell’operato di tutti i soggetti istituzionali coinvolti negli ultimi anni”. “Inoltre - chiude il deputato campano M5S - ci sono le azioni collettive di diverse centinaia di risparmiatori, attualmente pendenti innanzi al Tribunale Civile di Torre Annunziata, volte a chiarire specifiche responsabilità degli organi di controllo e della Consob. Queste azioni non possono non avere un riverbero in relazione a evidenti profili di omessa vigilanza da parte della Banca d’Italia e della sua dirigenza dell’epoca in ordine alle possibili connivenze tra dirigenti della stessa Consob e rappresentati legali della fallita Deiulemar, quali il dottor Roberto Maviglia”. COMUNICATO