A cura della Redazione
Nelle settimane scorse avevano inviato una petizione non solo alla Gori ma anche al Comune. Oggi i residenti di via Antonio De Curtis (la zona della palazzine di viale Lombardia) si sono recati a palazzo La Salle per incontrare l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Mele. Da anni – è la loro lamentela – sono costretti a fare i conti con il fatto che presso le loro abitazioni “manca l’acqua per diverse ore della giornata e molto spesso il disagio continua fino alle ore notturne”. “Tutto ciò – spiegano i cittadini – provoca gravi danni a tutti gli elettrodomestici, che possono funzionare solo con una pressione molto bassa”. Questa mattina, dopo un corteo che dalla zona del quartiere Sant’Antonio li ha portati fino agi uffici comunali di viale Campania, una delegazione è stata ricevuta dall’assessore Mele, dal responsabile comunale dei sottoservizi cittadini e da un rappresentate della Gori (la società che gestisce il servizio idrico anche a Torre del Greco). “Ai residenti della zona interessata – spiega Luigi Mele, che ha incontrato i cittadini su indicazione del sindaco, Ciro Borriello – è stata data ampia assicurazione sul massimo impegno per affrontare la questione e, ove sussistano i presupposti, provare a risolvere quanto lamentato dalla gente. Da una prima constatazione, pare che le problematiche, che in particolare riguarderebbero i piani alti delle palazzine Gescal, sono dovute al fatto che quella parte del quartiere Sant’Antonio è servito dalla fine di una specifica conduttura, e che quindi in alcune circostanze possono verificarsi problemi legati alla pressione idrica”. “Per questo motivo – conclude Mele – abbiamo deciso di aggiornare l’incontro al prossimo mese, quando verranno portati i risultati degli studi che Comune e Gori nel frattempo avvieranno. Dalle informazioni in nostro possesso, la soluzione più praticabile potrebbe essere quella di collegare questa utenza con l’allacciamento che serve la zona di via Del Monte, in modo da portare l’area di via Antonio De Curtis in un servizio più completo e non, come avviene adesso, come ‘ultimo anello’ di una conduttura più piccola”.