A cura della Redazione
I parlamentari del Movimento Cinque Stelle in Commissione Ambiente Salvatore Micillo, Paola Nugnes e Vilma Moronese saranno a Torre del Greco sabato 25 aprile in occasione dell’evento “L’ambiente che ci sta a cuore” che si terrà a partire dalle 18 in piazza Santa Croce. All’evento parteciperanno anche i candidati al consiglio regionale per il Movimento Cinque Stelle che illustreranno i punti del programma M5S sul tema Ambiente e Territorio. Il deputato Salvatore Micillo illustrerà il disegno di legge 1345 sui reati ambientali, sintesi della proposta che Micillo ha portato in Parlamento. Gli organizzatori dell’iniziativa, Marco Manna e Clementina Sasso del Movimento Cinque Stelle di Torre del Greco, spiegano di aver pensato di dedicare all’ambiente “l’intera serata del 25 aprile. Siamo cittadini campani e in quanto tali vorremmo parlare esclusivamente delle tante cose positive della nostra Regione. Ma è impossibile star zitti di fronte a quei disastri ambientali che vediamo ogni giorno coi nostri occhi. I proclami della Regione e di Stefano Caldoro sono menzogne ed è palese che nulla è stato o sarà risolto a breve”. A margine dell’evento, sarà proiettata una raccolta di foto e video esplicativi di tutte le ricchezze culturali ed ambientali della Campania. Nell’occasione, inoltre, saranno proclamati i vincitori del “Monnezzino d’Oro 2015”, un contest fotografico ideato dal M5S della provincia di Napoli: ad essere premiati i tre selfie con uno scempio ambientale che hanno ricevuto più like nella pagina facebook dedicata al concorso. “Con irriverenza – aggiungono Manna e Sasso – abbiamo chiesto alla Regione di patrocinare l’evento e al presidente Stefano Caldoro di salire sul palco di piazza Santa Croce a premiare il vincitore. Ovviamente, a pochi giorni dall’evento, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. E’ ovvio che Caldoro non cede alla nostra provocazione, così come è chiaro a tutti che non si stia curando affatto di risolvere le emergenze ambientali che affliggono la nostra regione. Il Monnezzino d’Oro era nato per far capire a tutti che i soldi spesi dalla Regione per pubblicizzare la risoluzione di un problema che persiste ancora in Campania potevano essere utilizzati per una programmazione di lungo periodo tesa al risanamento ambientale”.