A cura della Redazione

La questione abbattimenti sarà la prima tematica che il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, porterà all’attenzione del neoeletto governatore della Campania Vincenzo De Luca. Una problematica che il primo cittadino sta affrontando con particolare vigore dall’atto del suo insediamento, avendo promosso incontri con i colleghi sindaci a palazzo Baronale e più di una iniziativa a Roma presso gli organismi ministeriali preposti. Borriello ha infatti accolto con interesse le dichiarazioni del presidente De Luca, secondo cui non è pensabile di procedere alla demolizione di ottantamila costruzioni abusive. “Sulla scorta di quanto dichiarato – fa presente Borriello – chiedo un immediato incontro al governatore, con l’obiettivo di provare a trovare una soluzione a un dramma che interessa migliaia di famiglia della sola Torre del Greco e decine di migliaia nell’intera area vesuviana”.

Il sindaco Borriello è pronto anche a portare il punto di vista dell’amministrazione comunale e ad individuare, insieme al presidente della Regione Campania, una possibile soluzione: “Le dimensioni del fenomeno – spiega – obbligano le classi dirigenti di questa regione a una sfida che esca da una discussione, spesso ideologica, fondata sul concetto di legale/illegale. Non si tratta di premiare l’illegalità, si tratta di affrontare, con ragionevolezza e buon senso, il problema del destino di ampi pezzi di città sorte in maniera non pianificata: non i condoni, che capiamo essere una strada che non ha dato i frutti sperati nel corso degli ultimi trent’anni, ma la pianificazione urbanistica come unico strumento e unica ragionevole cornice dove il problema degli abusi non condonabili può essere affrontato e risolto”.

“È evidente – prosegue il primo cittadino – che nessuna ‘agenda urbana’ può omettere di occuparsi  del tema del recupero delle aree abusive. Si illude chi pensa di poter continuare all’interno di vecchie logiche che hanno portato alla situazione attuale. Il futuro delle città si gioca sulla qualità e sul recupero della cultura della pianificazione. Con questo spirito, la Regione deve giungere a una rapida e snella riforma della legge regionale 16/04 che, in accordo con lo Stato per evitare i frequenti problemi di costituzionalità delle norme regionali, dia la possibilità, in alcuni e circostanziati casi, di pianificare e legittimare (anche attraverso il meccanismo della sanatoria giurisprudenziale) queste aree abusive, dotandole dei necessari servizi: questo potrà accadere a determinate condizioni e impegnando i comuni a non consumare più suolo e solo a condizione di  riformare gli strumenti urbanistici che, solo per restare ai comuni dell’area metropolitana di Napoli, hanno un’età media di oltre venti anni”.

“Anche la cultura urbanistica – sono le ultime considerazioni del sindaco Ciro Borriello – attraverso i suoi esponenti, deve fare la sua parte. Troppo spesso la ‘città abusiva’ è stata lasciata ai margini della ricerca universitaria e scientifica. Occorre uno sforzo collettivo con la consapevolezza che le decisioni che è necessario prendere incideranno in maniera determinante sulle comunità che aspettano, al di là delle responsabilità che vanno giustamente perseguite, una risposta per vivere con maggiore serenità”.