«Siamo stufi di una città lasciata allo sbando, con un sindaco che non riesce a pensare alla collettività, preso dai suoi troppi guai giudiziari. Risultato, più tasse e meno servizi. A questo punto Ciro Borriello ha un’unica soluzione: dimettersi e riportare la città alle urne, per dare la possibilità a Torre del Greco di scegliere una valida guida». A sostenerlo è Loredana Raia, capogruppo del Pd a Palazzo Baronale e neo eletta consigliere regionale, che commenta il manifesto apparso in questi giorni in città a firma dei rappresentanti di Partito Democratico, Nuovo Centrodestra e Italia dei Valori di Torre del Greco. Un manifesto dal titolo eloquente: “Ciro Borriello: sceriffo… di Nottingham: + tasse – servizi”.
«Nonostante la nostra dura opposizione - scrivono Pd, Ncd e Idv - Borriello e la sua maggioranza hanno messo, ancora una volta, le mani nelle tasche dei cittadini: l’addizionale comunale Irpef aumenta dallo 0,3% allo 0,8% (aliquota massima). È inaccettabile! Imu seconda casa: aumenta all’aliquota massima possibile. Politiche sociali allo sfascio: per gli anziani hanno cancellato l’assistenza domiciliare, il soggiorno climatico e non hanno realizzato nessuna politica di inclusione a loro favore - commenta ancora Raia -; per i disabili scarsa assistenza domiciliare, soltanto di tipo materiale, totale assenza di progetti mirati alla loro inclusione sociale; per il coordinatore d’ambito Napoli 31 il concorso, bandito per ben due volte, dopo un anno ancora non c’è il nome del vincitore; gli uffici poi a breve verranno trasferiti esclusivamente a viale Sardegna, incuranti delle difficoltà che incontreranno i cittadini»
«Altro che la Svizzera promessa - ammonisce l’opposizione a Palazzo Baronale -, il sindaco si dimentica quale è il suo ruolo e la sua funzione, non riesce a dedicarsi alla difesa dei torresi e delle loro tasche, forse perché è troppo preso a difendersi nelle aule dei tribunali: prima gli avvisi di garanzia per l’indagine in corso della Procura sulla gestione dei rifiuti, già da noi denunciata in commissione Trasparenza e in Consiglio Comunale, con relativa trasmissione di atti alla Procura; poi la condanna a tre anni e tre mesi per truffa e falso! Borriello non è nelle condizioni necessarie per continuare il suo mandato. Faccia dunque un gesto di responsabilità e dignità nei confronti dei cittadini: si dimetta!», conclude il manifesto.