A cura della Redazione

"Non molleremo la presa sulla vicenda Deiulemar, così come su tutte le truffe italiane, e vogliamo che questo crac abbia un'attenzione nazionale. Al ministro della Giustizia Orlando chiederemo di farci sapere se è stato aperto o meno un fascicolo in seguito alle segnalazioni di Bankitalia alla procura nel lontano 2001. Su Deiulemar, invece, il prossimo passo sarà andare, insieme agli obbligazionisti, fuori al Senato, dove è ancora bloccata la mia proposta di legge per chiedere l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fallimento della società".

Lo afferma il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo che ieri ha partecipato all'incontro "I pirati della finanza affondano l'Italia" cui hanno preso parte centinaia di obbligazionisti Deiulemar. Per questo crac, dal valore di 800 milioni di euro e che riguarda oltre 11mila risparmiatori, sette imputati sono stati condannati in primo grado a complessivi 86 anni di reclusione.

Per il presidente dell'Adusbef Elio Lannutti: "Le autorità di vigilanza non hanno fatto il loro lavoro, sono corresponsabili di quanto accaduto, è giusto che contribuiscano a risarcire i cittadini truffati in questo modo indegno, cittadini che hanno perso il loro risparmio frutto di 40 anni di duro lavoro in mare"

Il deputato del M5S Daniele Pesco, componente della Commissione Finanze, ha fatto sapere che: "non è possibile che in Italia continuino a ripetersi ciclicamente scandali finanziari di questa portata, da Parmalat a Montepaschi, fino a Deiulemar e Banca popolare di Vicenza. Ogni volta si  registrano risparmi bruciati e cittadini ingannati, vigilanza dormiente e complicità nell'insabbiamento delle responsabilità. Il governo deve intervenire, rispondere alle nostre domande e promuovere iniziative per fare chiarezza su chi non ha vigilato". Per Andrea Colletti, deputato M5S in Commissione Giustizia, "Bisogna chiedersi cosa abbia fatto la procura competente sul caso Deiulemar, non posso immaginare che queste obbligazioni siano state sottoscritte senza che una sola voce sia giunta in procura. Ci troviamo di fronte ad un sistema in cui sono coinvolti anche i tribunali, occorre far luce, ad esempio sulle mancate indagini della procura e continueremo a chiedere dove sono finite le indagini che riguardano i grandi capi di Consob e Bankitalia".