A cura della Redazione

L’ospedale Maresca resterà a pieno titolo nella rete dell’emergenza-urgenza dell’Asl Napoli 3 Sud. È la buona notizia che arriva dall’audizione del sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, ascoltato questo pomeriggio in commissione Sanità e sicurezza sociale del consiglio regionale della Campania. Il primo cittadino si è visto confermare quanto già ieri gli era stato preannunciato dal commissario per la Sanità in Campania, Joseph Polimeni: al nosocomio di via Montedoro resterà operativa la struttura di intervento di emergenza. Una scelta che giunge dopo le iniziative che nelle settimane scorse si sono svolte per scongiurare il declassamento dell’ospedale torrese. “Mi sento di esprimere a nome mio, dell’amministrazione comunale e della cittadinanza – afferma il sindaco Ciro Borriello – la piena soddisfazione per quanto ascoltato in questi giorni, prima dal commissario Polimeni, poi dai componenti della commissione regionale alla Sanità. Di sicuro, le parole espresse oggi in conferenza stampa dallo stesso governatore De Luca confermano un cambio di rotta rispetto a quanto trapelato poche settimane fa. Siamo soddisfatti e vigileremo affinché si vada nella direzione auspicata”.

Folta la partecipazione alla seduta: col primo cittadino hanno infatti preso parte alla riunione – in rappresentanza del consiglio comunale – i consiglieri Alfonso Ascione, Ottavio Bello, Ludovico D’Elia e Salvatore Romano; l’assessore del Comune di Ercolano Giuseppe Tesoriero; il commissario straordinario dell’Asl Napoli 3 Sud, Antonietta Costantini, gli attivisti dell’associazione e del comitato Pro Maresca. A presiedere la commissione Raffaele Topo, alla presenza degli altri componenti dell’organismo permanente, i consiglieri regionali Flora Beneduce, Francesco Borrelli, Carmine Mocerino, Loredana Raia e Vincenzo Viglione.

Il primo a prendere la parola è stato proprio il sindaco Ciro Borriello, che nelle scorse settimane aveva scritto una lunga lettera al presidente Topo, chiedendo di poter essere ascoltato in commissione per discutere del futuro del Maresca: “La preoccupazione – ha detto – è di vedere uscire fuori dalla rete dell’emergenza-urgenza un ospedale che serve una popolazione di oltre 300mila abitanti, residenti nei comuni di Torre del Greco, Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano e San Sebastiano al Vesuvio. Un’altra cosa importante, è invertire la tendenza che vede la sanità sempre più Napoli-centrica. Gli ospedali devono nascere e devono essere rafforzati dove si trova un ampio bacino d’utenza. Questo è il caso del Maresca”.

Il commissario straordinario della Napoli 3 Sud, Antonietta Costantini, ha invece puntato l’attenzione sui numeri complessivi dell’Asl, evidenziando come esistano “sei strutture private accreditate nell’area di riferimento di Torre del Greco” e portando all’attenzione della commissione i dati legati ai ricoveri al Maresca nell’anno 2015.

Accorato l’intervento di Gabriele Traversa, in rappresentanza dell’associazione Pro Agostino Maresca: “I posti letto – ha detto – sono il presupposto essenziale per permettere di svolgere una corretta assistenziale a favore dei cittadini”.

Il presidente Topo ha focalizzato l’attenzione “su quanto previsto dal decreto 49 e sul successivo piano attuativo” varato dalla precedente amministrazione regionale. “Mai attuati – ha tenuto a precisare – Siamo qui perché questo ospedale continui ad esistere, lavorando per la qualità del servizio da offrire”. “Al Maresca – ha aggiunto la consigliera Flora Beneduce – ho conosciuto importanti e valide professionalità. Qualcosa va rivisto, ma l’ospedale di Torre del Greco resta un’eccellenza”.

Per la torrese Loredana Raia “l’impegno dei cittadini e degli operatori ha mantenuto vivo il presidio ospedaliero. De Luca in conferenza stampa è stato chiaro: il Maresca non chiude, ma si qualifica e si potenzia. Farà parte della rete delle emergenze. Noi abbiamo deciso di privilegiare il confronto e il dialogo, per dare insieme al governatore risposte serie alla Campania e al nostro distretto. Da oggi torneremo a parlare seriamente di sanità pubblica, in particolare di sanità pubblica di qualità”.

A tirare le conclusioni il presidente della commissione regionale alla Sanità: “Il Maresca non chiude – ha detto Raffaele Topo – mettiamo un punto. Ora il nostro compito è che funzioni al pieno della proprie potenzialità. Penso all’emergenza, alle funzioni di presidio di base, alla valorizzazione dalla Gastroenterologia. Ma anche a una riabilitazione specialistica. La Regione, grazie a fondi finalmente recuperati, può pensare anche di investire nel capitale umano, attraverso assunzioni. Ci aspetta un importante lavoro”.