A cura della Redazione

Giornata positiva per le "leonesse" dell'Amatori Rugby di Torre Greco che, dopo aver avuto assegnata, la settimana scorsa, la vittoria con il Frascati per irregolarità nei tesseramenti della squadra granata, si ritrova, nel terzo turno di campionato, ad affrontare il CUS Pisa, squadra che staziona ancora nel fondo della classifica.

L'occasione è troppo ghiotta per Mary De Dilectis e compagne, e così, scese in campo con convinzione e determinazione, le coralline portano a casa i primi 4 punti conquistati sul campo che, sommati ai 5 precedenti, fanno 9 in classifica ed equivalgono a un terzo posto come la seniores maschile.

Incontenibile la gioia delle ragazze, così la esprime il capitano: «La nostra felicità e gioia non è spiegabile a parole - dice De Dilectis -. La prima vittoria non si dimentica e non verrà mai dimenticata. Abbiamo combattuto e siamo scese in campo convinte di potercela fare; l'abbiamo voluta e ottenuta. Per noi è una grande soddisfazione dopo solo due partite. Di certo non vogliamo fermarci qui. Gli errori ci sono e lavoreremo proprio su quelli per I prossimi incontri. Il nostro obiettivo è migliorarci e divertirci tutte assieme».

Questa la ricostruzione della gara di coach Marino Marotta: All’ombra della Torre di Pisa, la Torre del rugby in rosa porta a casa la prima vittoria in serie A maturata sul campo. Il Pisa è una squadra fisica e che riesce a difendere bene gli spazi stretti. Gli spunti individuali di alcune leonesse hanno fatto la differenza in attacco anche se sono in parte mancate la lucidità nelle scelte e la velocizzazione dell’ovale».

Ottima la fase difensiva in tutte le sue sfaccettature, in particolar modo i placcaggi di Lucia Pirrone. Il Pisa dal 30’ al 50’ ha avuto possesso totale dell’ovale in zona d’attacco ma le leonesse, eccezion fatta per una distrazione a seguito di ripetuti fuorigioco della linea di difesa, sono sempre state in grado di arginare gli arrembaggi delle avversarie. «I sorrisi a fine partita - conclude l'allenatore - sono un’impagabile gratificazione e dimostrano coesione e consapevolezza che in quel campo un po’ maleducato e con qualche pietra di troppo si sta facendo qualcosa di importante. E che la festa per la prima meta, il primo punto o la prima vittoria ha ragione di avere inizio». 

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