A cura della Redazione

Nuovi appuntamenti con la rassegna Devozioni - Itinerari religiosi e popolari tra l’Immacolata, il Vesuvio ed il Parroco Santo, a Torre del GrecoGiovedì 6 dicembre alle ore 21.30, grande festa in Piazza Santa Croce con Marcello Colasurdo (foto), artista eclettico napoletano, presente sulla scena della musica popolare da oltre vent’anni. Già leader del gruppo 'E Zezi, ha collaborato con numerosi altri gruppi della scena partenopea. Nel 2000 ha inciso con il gruppo Spaccanapoli un disco pubblicato dall'etichetta Real World di Peter Gabriel, tenendo concerti in tutto il mondo. Con la sua "Paranza" propone una sorta di compendio della musica napoletana. Il suo repertorio parte dai canti rituali, per raggiungere attraverso miriadi di accenti e sonorità, alla tarantella contemporanea. Elemento fondamentale di ogni concerto di Colasurdo è la tammuriata, con la quale si esibisce insieme a Sabato Esposito (tammorra), Mario Menna (fisarmonica), Antonio Saggese (tammorra e voce), Stefano Salvador (sax).

Nella serata del 7 dicembre, Piazza Santa Croce sarà animata da musica trampoli ed effetti pirotecnici alle 21.30 con lo spettacolo “Zoe - Il principio della vita”, a cura della compagnia umbra Piccolo Nuovo Teatro, professionisti del teatro di strada al quale hanno associato tradizione e innovazione con trampoli, effetti pirotecnici, maschere, danza aerea, giocoleria e macchine sceniche. Zoe è uno spettacolo magico e poetico, un racconto con creature leggendarie, che trae la sua libera ispirazione dal mito greco e dalla tradizione rinascimentale italiana. Mentre gli esseri umani in una condizione selvaggia, si combattono per la sopravvivenza, la madre terra dea della vita in tutto il pianeta, decide di intervenire, donando all'uomo il suo seme più prezioso, sua figlia.  
 Zoé, ovvero Vita in greco antico,è un racconto che vede protagoniste strane creature che abitano le foreste, gli eventi sono presentati in modo mai banale e scontato, ma con forte suggestione scenica e spettacolarità. In un mondo in cui le lotte etniche e culturali sembrano sopraffarci, il Piccolo Nuovo Teatro ci regala un spettacolo sull’unico sentimento capace di contrastarle, l’amore: quello di una madre per sua figlia, di una dea per le sue creature, di un dio per una fanciulla.

Il 6 e il 7 dicembre, via Salvator Noto ospiterà L’arte della Devozione, con un’estemporanea collettiva di madonnari, che disegneranno come da tradizione sulla strada, e giovani artisti, tra cui 25 ragazzi del Liceo Degni. Il 6 dicembre, nella Chiesa di San Filippo Neri, alle ore 17, ci sarà l’inaugurazione del tappeto di segatura a cura del Maestro d’arte Raffaele Panariello. Il tappeto, che resterà in esposizione fino al 18 dicembre, è un manufatto artistico tradizionale, creato in occasione della festività religiosa dell’Immacolata Concezione, usando la segatura colorata, ed evoca la canonizzazione di Vincenzo Romano da parte di Papa Francesco. Un’opera che incanta e sorprende gli spettatori coinvolti da immagini che invocano, invitano e accolgono la straordinaria poesia dell’arte devozionale. Un atto d’amore verso la città di Torre del Greco protetta dal manto della Madonna e dal Parroco Santo Vincenzo Romano.

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