A cura della Redazione

Non si placano le polemiche a Torre del Greco dopo la visita del leader della Lega e del centrodestra Matteo Salvini, costretto ad interrompere il suo comizio dopo appena 5 minuti.

Il consigliere regionale del Carroccio Massimiliano Bastoni, in un post, aveva parlato di “contestazione ben organizzata a Torre del Greco contro Matteo Salvini, nella terra dei clan Falanga e Ascione-Papale dove il M5S ha fatto il pieno di voti alle ultime europee. Dove nel 2019 grazie a Salvini Ministro dell’Interno è stata sgominata una associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. La Camorra evidentemente non dimentica”.

Non si faceva attendere la risposta del sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba che stigmatizzava l’intervento del consigliere leghista, definendolo “un’inopportuna strumentalizzazione politica da parte di chi ha etichettato una legittima ma composta manifestazione di dissenso ideologico, come codice espressivo di una comunità camorristica”.

Per ultimo il comunicato da parte degli organizzatori della contestazione a Salvini, a firma di Casa del Popolo Torre del Greco, Terra, Rifondazione Comunista, Articolo Uno, Potere al Popolo, Giovani Democratici, Movimento per Torre Pulita, Antonio Crispino-Movimento Culturale Torrese, Rosa Visciano-Gazebo Rosa Onlus.

“L’organizzazione della contestazione alla venuta di Matteo Salvini - si legge nel comunicato -, composta da partiti della sinistra, del centro-sinistra, da associazioni culturali e sociali e da cittadini, trova gravi le accuse del consigliere regionale della Lombardia Massimiliano Bastoni eletto con la Lega Nord, che in un post offende con le parole “Sfila la camorra” l’intera comunità di Torre del Greco. Non accettiamo essere vilipesi, tanto meno offesi da comunicazioni false in quanto meridionali. In particolare come cittadini di Torre del Greco, ci siamo battuti per la trasparenza nella nostra città martoriata da anni da amministrazioni inquisite e voto di scambio. I meridionali si sono ribellati con dignità a Cava dei Tirreni, Torre del Greco, Napoli e Matera e chiedono il rispetto per le competenze e le intelligenze che esprimono. Tutti insieme – conlude il comunicato - quereleremo il consigliere regionale Massimo Bastoni per le gravi offese alla città”.

Intanto su è stato pubblicato un VIDEO sulla pagina facebook di Casa de Popolo di Torre del Greco in cui giovani e meno giovani affermano: "Noi non siamo camorristi".