A cura della Redazione

«L'ingiustificabile comportamento assunto dai portantini della statua della Madonna del Rosario di Livardi, durante l’annuale processione, mi ha rattristato nel profondo: senza alcuna necessità di ordine cultuale e in totale autonomina dal parroco, un gruppo di fedeli ha deciso di far sostare la statua della Vergine in un determinato punto del percorso e rivolgerla verso l’abitazione di una famiglia del paese, nota alle forze dell’ordine in quanto parte attiva in quello scellerato sistema di malaffare e ingiustizia chiamato camorra».

In una lettera, mons. Beniamino Depalma, vescovo di Nola, espirme tutta la sua solidarietà a Don Ferdinando Russo, il parroco che, domenica scorsa, ha abbandonato la processione della Modanna del Rosario svoltasi a Livardi, frazione di San Paolo Bel Sito, piccolo Comune in provincia di Napoli.

Per l'alto Prelato, si tratta di una scelta giusta. «La doverosa disponibilità pastorale - prosegue Depalma -, in merito alla pietà popolare, non può infatti tradursi in pigra e interessata connivenza, ne risentirebbero la chiarezza della fede, di cui la Chiesa è debitrice al mondo, e la trasparente testimonianza della comunità parrocchiale».

Infine, «ribadisco il mio sostegno e la mia preghiera per i parroci della diocesi che quotidianamente si trovano a fronteggiare l’arroganza di quanti, ritenendosi depositari anche della Fede, credono di poter disporre di essa e della Chiesa per soddisfare un desiderio di affermazione personale al quale tutto va subordinato, anche Dio - dichiara ancora il vescovo -. Riservandomi il necessario tempo per rispondere, in virtù del mio ministero, al gesto di prepotenza di alcuni fedeli che ha determinato l’interruzione della processione della Madonna del Rosario, ti assicuro la mia preghiera», ha concluso Depalma rivolgendosi al sacerdote.

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