A cura della Redazione

Crollato il solaio del palazzo sgomberato sabato mattina in via Agricoltori. Un’altra tragedia è stata scongiurata grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco e del personale dell’Ufficio tecnico comunale che avevano disposto, appena due giorni fa,  l’immediata evacuazione di due famiglie che alloggiavano al suo interno.

Le forti piogge di queste ore hanno ulteriormente danneggiato l’edificio, peraltro già dichiarato inagibile da tempo, provocando il “collasso” del solaio intorno alle ore 18 di questo pomeriggio.

I dodici componenti dei due nuclei familiari, che alloggiavano al piano terra e al primo piano del palazzo, attualmente sono ospitati in due tende appositamente allestite dai volontari della Misericordia in uno spiazzo all’interno del quartiere, su disposizione del sindaco Vincenzo Ascione e dell’assessore Luigi Ammendola. Altre sette famiglie, anch'esse sgomberate perché abitavano in un edificio in via Aurora, confinante con quello inagibile, hanno trovato ospitalità in due case famiglie. 

Ma le emergenze non sono finite. Un altro edificio privato, sede anni fa di una scuola elementare in piazza Matteotti e attualmente disabitato, proprio in queste ore è stato messo in sicurezza dal persone dell’Ufficio tecnico in seguito alla caduta di calcinaci.

E’ bastata appena una pioggia insistente per riportare alla cronaca la precarietà del quartiere Carceri, dove sono ancora evidenti i segni del terremoto del 1980. Un quartiere fantasma che, nonostante i continui abbattimenti operati dalle passate amministrazioni, necessita urgentemente di un piano straordinario di interventi per salvaguardare la vita delle persone e riqualificare un’area abbandonata da decenni.

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