A cura della Redazione

Sarebbe indagato per omicidio stradale il giovane conducente della vettura che, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, è andata a schiantarsi in via Campanariello a Torre del Greco provocando la morte di Giulio Coppola (uno dei passeggeri), 26enne oplontino deceduto a distanza di 24 ore dopo essere stato trasportato d'urgenza prima all'ospedale di Boscotrecase e poi, viste la gravi condizioni, all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta.

Per il conducente sarebbero stati disposti tutti gli esami clinici di rito. 

Dei quattro occupanti l'auto usciti vivi dall'incidente, uno - di 24 anni - è stato ricoverato al Cardarelli di Napoli, con forte trauma cranico. Le sue condizioni però non destano preoccupazione e sembra escludersi un intervento chirurgico.

L'altro, colui che guidava l'auto, è ricoverato all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia con prognosi di 20 giorni. Illesi, invece, gli altri due amici a bordo dell'auto.

Non ancora appurata la dinamica del sinistro. La vettura sembra sia andata a sbattere con la fiancata destra contro un muro finendo fuori strada e capovolgendosi più di una volta. Giulio si trovava al fianco del guidatore. Spetterà alla magistratura fare chiarezza sull'accaduto. Indaga la Procura di Torre Annunziata (che coordina i carabinieri di Torre del Greco) che, nel frattempo, non ha ancora deciso se far effettuare o meno l'autopsia sul corpo dello sfortunato 26enne, visto che le cause della sua morte sono alquanto eloquenti. Per la celebrazione delle esequie si dovrà pertanto attendere le decisioni del giudice. Si preannuncia comunque una grande partecipazione ai funerali. Erano in tanti infatti a conoscere Giulio nella città oplontina. Un ragazzo solare e perbene, amato da tutti.

Su Facebook si susseguono i messaggi rivolti all'amico che non c'è più, che in molti chiamavano "Bruce", il suo soprannome. «Mai vista una persona più solare e positiva di te, hai sempre affrontato la vita di petto e soprattutto con il sorriso. Adesso mi raccomando va a 'dda fastidio pure 'lla ncopp'... Cia fra', sempre nel mio cuore», scrive un amico. «Petto in fuori, testa alta, sguardo fiero. Esempio di valori difficili da incontare in un compagno: fedeltà, senso di appartenenza, attaccamento alle proprie radici, sincerità, ironia. Forse Qualcuno dall'alto "vulev a te". Ciao Bruce, manchi già!», è un'altra testimonianza pubblicata sul diario Facebook di Giulio.

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