A cura della Redazione

Pregiudicato 51enne accoltellato la mattina del 23 ottobre scorso: il figlio confessa e viene condannato, ma ottiene lo sconto.

Vincenzo A., 26 anni, commerciante di Torre Annunziata, è stato condannato ieri a 3 anni e 6 mesi di reclusione per aver accoltellato suo padre Ciro al culmine di una lite. La sentenza è stata emessa dal gup del tribunale di Torre Annunziata, Mariaconcetta Criscuolo, al termine del processo celebrato con rito abbreviato.

Lo scorso novembre, i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale oplontino a carico del giovane commerciante oplontino, appena due settimane dopo i fatti. Il ragazzo ha confessato di aver accoltellato il padre al culmine di una lite tra l’uomo e la sua ex moglie (la madre del giovane) la quale si era rifiutata di consegnargli i soldi. 

Inizialmente, il ferimento a coltellate del 51enne di Torre Annunziata, pregiudicato e ritenuto vicino al clan Gionta, era avvolto nel mistero. Arrivato all’ospedale Sant'Anna di Boscotrecase con una profonda ferita all'addome che gli aveva parzialmente lacerato la milza, non aveva fornito spiegazioni plausibili sui fatti.

Subito soccorso, il 51enne è rimasto ricoverato in prognosi riservata per settimane, ma non è mai stato in pericolo di vita. Non aveva fornito particolari utili alle indagini, che erano state condotte dai carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata che, però, in poche settimane avevano risolto il "giallo". Il figlio 26enne è tuttora detenuto in una cella del carcere di Poggioreale, dove attende la valutazione della richiesta di scarcerazione avanzata dall’avvocato Anna Fusco. 

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