Truffa all'Inps, falsi ciechi percepivano assegni di invalidità senza averne titolo. Arrivano le condanne in primo grado. Un anno e 4 mesi di reclusione rispetto agli oltre due anni chiesti dall'accusa, quattro le assoluzioni. E' la sentenza emessa dal Tribunale di Torre Annunziata sulla maxi truffa ai danni dell'Inps per un valore di circa 700 mila euro e che coinvolge molti cittadini di comuni della provincia di Napoli: Pompei, Boscoreale, Poggiomarino, Torre Annunziata, Striano, Torre del Greco, Vico Equense, Piano di Sorrento, Massa Lubrense, Sant’Agnello e Castellammare di Stabia.
Per i 19 imputati sotto processo la richiesta del pm Emilio Prisco era di 42 anni complessivi di carcere (2 anni e 2 mesi ciascuno), mentre per altri due imputati si era chiesta l'assoluzione e il non luogo a procedere.
Un filone d'inchiesta iniziato nel 2012, quando carabinieri e guardia di finanza riuscirono a smarcherare ipovedenti spacciati per falsi ciechi per godere della pensione di invalidità. Attraverso indagini e immagini video, i militari riuscirono a dimostrare che gli indagati conducevano una vita del tutto normale: chi andava in palestra, chi guidava l'auto, chi camminava a piedi salutando amici e parenti anche da un lato all'altro del marciapiede.
Ieri si è concluso il primo grado di giudizio che, oltre a comminare un anno e 4 mesi per ciascuno indagato, ha predisposto il sequestro dei beni per 15 condannati.