A cura della Redazione

Hanno un volto e un nome per gli inquirenti i cinque aggressori di Maurizio Cerrato, il 61enne ucciso con una coltellata per difendere la figlia che aveva avuto "l’ardire" di spostare una sedia per parcheggiare la sua auto.

Di questi, due uomini ed una donna, tra cui anche l'esecutore materiale della coltellata mortale, appartengono allo stesso nucleo familiare.

Tutti stati sottoposti ad un lunghissimo interrogatorio da parte degli investigatori, tranne uno dei cinque che, invece, è sparito da giorni.

C’è, poi, il racconto della figlia di Cerrato, Maria Adriana, ci sono altri riscontri, ma pesano i silenzi di chi ha visto ed assistito all’omicidio ma non parla. Purtroppo le immagini poco chiare delle telecamere della rimessa non aiutano.  

La Procura della Repubblica di Torre Annunziata vuole un’indagine blindata, che regga bene e che non si sgonfi subito dopo. Una cosa è certa: per omicida e complici le ore sono contate.