A cura della Redazione

Un errore medico causò la morte di due gemellini pochi giorni prima della nascita. Con l'accusa di duplice aborto colposo, è stato condannato a otto mesi di reclusione (pena sospesa) un ginecologo, noto specialista di Torre Annunziata coinvolto di recente anche in una storia di certificati medici falsi firmati alla nuora di Umberto Onda, uno dei killer più spietati del clan Gionta tuttora detenuto al 41bis per scontare diversi ergastoli, per permettere a lei e alle sorelle di ottenere permessi non dovuti durante la detenzione agli arresti domiciliari.

La tragedia per Giovanna e Vincenzo, i due coniugi di Torre Annunziata, si consumò ai primi di giugno di quattro anni fa, quando lei fu costretta ad un ricovero d'urgenza e scoprì che il cuoricino dei suoi gemellini Felice e Luigi aveva smesso di battere.

Una settimana prima – era il 29 maggio 2017, hanno ricostruito le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata – lo stesso ginecologo aveva diagnosticato «la restrizione della crescita e non inviò la paziente in sala parto». In pratica, il dottor L.M. «nel seguire la gravidanza a rischio, non provvide ad un parto prematuro indotto». Un errore medico, commesso per «negligenza, imprudenza ed imperizia» secondo il pubblico ministero, che ha chiesto e ottenuto la condanna del ginecologo.

Il giudice del tribunale oplontino Adele Marano ha disposto anche il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva da 20mila euro ciascuno per Vincenzo e Giovanna, costituiti parte civile al processo con l'avvocato Michele Riggi.