A cura della Redazione

“Ho perso la testa, ho sbagliato. Ma non sopportavo più il modo in cui Maria trattava mia sorella e me”.

E’ sconvolto in volto il professore 81enne che ieri ha premuto il grilletto della sua pistola, detenuta regolarmente ad uso sportivo, ed ha ucciso la badante ucraina Maria Baran di 67 anni.

La tragedia è avvenuta ieri intorno alle 14,00 al decimo piano di un condominio di via Gambardella a Torre Annunziata. Dopo un ennesimo litigio con la badante, accusata dall’anziano di trattare male la sorella, il professore in pensione Pellegrino Reibaldi ha impugnato la pistola contro la donna ed ha esploso alcuni colpi, uccidendola sul colpo.

Poi ha atteso l’arrivo dei carabinieri, giunti immediatamente sul posto allertati da una telefonata dei vicini di casa.

Il professore non è sposato e vive insieme alla sorella, da tempo malata ed allettata. Dei due se ne occupava da qualche mese una badante ucraina. Secondo quanto raccontato dall’anziano ai carabinieri, il raptus di follia avrebbe avuto origine dal fatto che la donna non si occupava in modo adeguato della sorella. Da qui continui litigi, sfociati poi drammaticamente nel gesto estremo di ieri.

L’uomo, accusato di omicidio volontario, nella serata di ieri è stato condotto in carcere.